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Immatricolazione auto estera: costo, tempi e sanzioni

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Costo immatricolazione auto estera

Hai la necessità di procedere con l’immatricolazione di un’auto estera? Ecco le procedure da seguire, il costo e i tempi dell’immatricolazione dell’auto estera.

Immatricolazione auto estera: cosa significa

Se un’auto è stata immatricolata in un paese straniero e vuoi importarla in Italia dovrai seguire la procedura di nazionalizzazione auto estera: si tratta di un processo che ti permette di ricevere targa e carta di circolazione italiane.

L’immatricolazione auto estera rende l’auto italiana, permettendoti quindi di circolare liberamente sul territorio nazionale.

L’articolo 132 del Codice della Strada regola la procedura di naturalizzazione auto estera: prima di tutto è bene sapere che i veicoli esteri che circolano per più di 12 mesi sul territorio nazionale devono essere obbligatoriamente immatricolati. Per farlo devono essere iscritti all’anagrafe delle auto, cioè il PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Inoltre, il Decreto Sicurezza approvato in Senato il 7 Novembre 2018 permette la circolazione di veicoli esteri per un massimo di 60 giorni, se il proprietario è residente in Italia, in modo da evitare comportamenti elusivi della legge (multe, divieti o pagamenti del bollo auto).

Chi trasgredisce alla legge viene sanzionato con il ritiro della carta di circolazione. Inoltre, è prevista una sanzione amministrativa che va da 711 euro a 2.848 euro e il sequestro amministrativo del veicolo, che dura fino al momento dell’immatricolazione o esportazione. Se dopo 180 giorni l’auto non è ancora stata immatricolata o condotta fuori dai transiti di confine, si procede con la confisca amministrativa.

Su questa norma, ad ogni modo, si è espressa anche la Corte di giustizia UE, in quanto sarebbe contro i regolamenti unionali (articolo 63 del TFUE – Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) che vieta le restrizioni ai movimenti di capitali tra Paesi membri.

Come immatricolare l’auto estera

In Italia puoi procedere in due modi per l’immatricolazione dell’auto estera:

  • recandoti presso la Motorizzazione Civile e iscrivendo il mezzo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico)
  • facendo una richiesta allo STA (Sportello Telematico dell’Automobilista)

La differenza fra le due procedure è data dall’origine dell’auto, se è UE o extra UE: se il veicolo proviene da paesi extra UE non è possibile richiedere l’immatricolazione allo STA.

Immatricolazione auto estera: Motorizzazione

La procedura standard per immatricolare un’auto estera proveniente da paesi UE ed extra-UE è attraverso la Motorizzazione.

Ecco i passaggi necessari:

  • verifica preliminare: consiste nella valutazione dell’idoneità dell’auto, il controllo dei documenti, delle caratteristiche tecniche e degli adempimenti fiscali relativi all’IVA
  • rilascio del libretto di circolazione: superato il passaggio precedente, la Motorizzazione rilascia la carta di circolazione
  • iscrizione al PRA: questo ultimo passaggio è da fare entro 60 giorni dalla consegna del libretto di circolazione

Per completare l’immatricolazione auto estera serve quindi l’iscrizione dell’auto al PRA. I documenti necessari sono:

  • copia del documento di identità e del codice fiscale dell’intestatario o acquirente
  • dichiarazione di proprietà con firma autenticata da un notaio o altro ufficiale – se l’intestatario dell’auto coincide col proprietario all’estero
  • atto di vendita con firme autenticate – se l’intestatario dell’auto non coincide con il proprietario all’estero
  • Certificato di Conformità Europeo con omologazione italiana o con dichiarazione di immatricolazione della casa produttrice
  • certificato di residenza, se l’informazione non è presente sul documento
  • modello NP2D compilato
  • copia della carta di circolazione
  • certificato della Camera di Commercio in bollo o dichiarazione sostitutiva del legale rappresentate dell’azienda (per persone giuridiche)

Alla fine della procedura di iscrizione al PRA avviene il rilascio del Documento Unico di circolazione e di proprietà, che va a sostituire la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà del veicolo.

In Italia la legge prevede che i documenti siano redatti in italiano (a meno di ulteriori accordi bilaterali). Nel caso in cui tu ti rivolga ad un’agenzia di pratiche auto specializzata in questo genere di procedure, cerca di assicurarti che siano anche preparati per quanto riguarda la traduzione dei documenti originali.

Immatricolazione auto estera: STA (Sportello Telematico dell’Automobilista)

Se la vettura proviene da paesi UE, o da Liechtenstein, Norvegia e Islanda, puoi procedere con l’immatricolazione auto estera presso lo STA (Sportello Telematico dell’Automobilista).

Per immatricolare l’auto estera presso lo STA servono i seguenti documenti:

  • copia del documento di identità e codice fiscale dell’intestatario
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza, se l’informazione non è presente sul documento
  • carta di circolazione estera (auto usate)
  • modello NP2C, se l’acquirente ha richiesto l’iscrizione al PRA
  • modulo TT2119 compilato
  • dichiarazione sostitutiva per la sede della persona giuridica (società, associazione o altra entità)
  • modello NP2D (se c’è atto di vendita)
  • dichiarazione di conformità o Certificato di Conformità Europeo con omologazione italiana

Qual è il costo di immatricolazione di un’auto estera?

Il costo di immatricolazione di un’auto estera può essere molto alto soprattutto per vetture di grandi dimensioni e cilindrata. Come avviene per altre tasse nel mondo delle auto, anche i costi di naturalizzazione sono composti da elementi fissi e variabili.

Ecco i costi fissi:

  • imposta di bollo PRA: 32,00 euro
  • imposta di bollo DDT: 32,00 euro
  • diritti DTT: 9,00 euro
  • imposta Provinciale di Trascrizione: 150,81 euro + maggiorazione percentuale in base alla provincia di residenza del compratore
  • emolumenti ACI: 27 euro

I costi variabili invece sono:

  • relativi e proporzionali alla potenza del veicolo (kW) e alle sue dimensioni
  • rilascio targa: variabile in base al veicolo e tipo di targa

Ti ricordiamo che, nel caso in cui volessi rivolgerti ad un’agenzia di pratiche auto specializzata in questo genere di procedure, dovrai sommare ai costi che ti abbiamo elencato anche quello dell’agenzia stessa (che può variare in base al libero mercato).

Le tempistiche da considerare per l’immatricolazione di un’auto estera

I tempi per l’immatricolazione auto estera non sono fissi.

Questo avviene anche perché, prima di procedere all’immatricolazione, è necessario che l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile effettui un controllo preventivo sull’idoneità della documentazione tecnica e sulla regolarità degli adempimenti fiscali. Solo dopo le verifiche preliminari presso l’UMC puoi richiedere l’iscrizione del veicolo in Italia al PRA.

In generale possiamo dire che le tempistiche necessarie per l’approvazione della domanda di nazionalizzazione presso la Motorizzazione sono variabili.

Dopo l’approvazione, l’immatricolazione tramite STA richiederà al massimo 3 giorni lavorativi.

Basta un errore nella modulistica per bloccare l’intero processo e allungare quindi le procedure di immatricolazione dell’auto estera.

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