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Motore diesel e motore benzina: quali sono le differenze

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Motore benzina e motore diesel quali sono le differenze

La maggior parte dei veicoli in circolazione sono tutt’ora dotati di motore alimentato a benzina o a gasolio: vediamo quali sono le principali differenze tra i due tipi di propulsori.

Diesel e benzina: i costi

Uno degli aspetti che distingue un motore diesel da uno alimentato a benzina consiste nel suo costo sia per quanto riguarda i consumi che ai fini della manutenzione ordinaria e straordinaria.
A tal proposito è necessario precisare che il gasolio alla pompa ha un costo di poco inferiore rispetto alla benzina, fatto di cui siete senza dubbio al corrente, e che un motore diesel consuma a parità di cilindrata meno carburante. Questa è una delle principali ragioni che negli anni ’90 ha portato alla ribalta il diesel anche sugli autoveicoli, diventando una vera e propria moda che ha costretto le case automobilistiche a convertire la produzione, prima incentrata intorno alle vetture a benzina.

Attualmente la tendenza ha subito una lieve inversione di rotta; i costi infatti sono saliti vertiginosamente anche per coloro che possiedono un veicolo alimentato a gasolio. I motivi sono da ricercare principalmente nel costante tentativo di ridurre le emissioni in atmosfera e abbattere l’inquinamento.

I motori diesel un tempo potevano circolare senza filtri, avevano un ottimo rendimento e richiedevano una manutenzione molto simile a quella necessaria per i motori a benzina. Ora invece montano obbligatoriamente il FAP (Filtro Anti Particolato), un dispositivo antinquinamento che dovete sostituire periodicamente e che, se da un lato contribuisce a rendere più respirabile l’aria, dall’altro diminuisce le prestazioni del motore, specie quando è intasato anche in minima parte. Il motore a benzina presenta a sua volta dei filtri, ma si sporcano con minore facilità e inibiscono meno la potenza del motore.

In pratica, attualmente il motore a benzina ha dei costi di manutenzione inferiori al propulsore diesel, che compensano il prezzo più alto alla pompa; per queste ragioni, a livello economico è molto più complicato stabilire cosa dovreste scegliere.

Diesel e benzina: le prestazioni

Nel caso delle prestazioni la situazione si inverte un poco, in quanto se un tempo i motori a benzina erano decisamente più veloci, ora i propulsori diesel vi offrono pressapoco le stesse sensazioni.

Dal punto di vista tecnico, la benzina permette al motore di avere una spinta più costante e progressiva, in quanto la facilità con cui si accende all’interno dei cilindri consente un funzionamento più fluido. Per questa ragione il motore raggiunge un regime più elevato e sviluppa maggiore potenza a parità di cilindrata, ma una minore coppia motrice, cioè una spinta instantanea inferiore.

Il motore diesel si comporta al contrario, in quanto il gasolio esplode solo a una certa pressione, generando nella camera di scoppio una spinta del pistone più potente ma meno progressiva. Il risultato è una diminuzione del regime e una minore potenza, supportata però da una coppia motrice nettamente più alta.
Questo aspetto tecnico spiega il perché nei camion vengono usati grandi motori diesel, mentre nelle moto sono preferiti i piccoli motori a benzina. Un motore diesel offre meno potenza ma la concentra a basso regime, in genere in un intervallo molto breve (1500-2000 giri), consentendo grandi performance alla trazione; al contrario il motore a benzina distribuisce la potenza anche ai regimi più alti ed è l’ideale per i veicoli più prestazionali.

In ogni caso la tecnologia attualmente ha fatto passi da gigante; oramai potete contare su soluzioni che permettono ai motori diesel di avere prestazioni entusiasmanti e consentono ai motori a benzina di consumare poco ed essere anche molto “elastici”, cioè dotati di una buona spinta a basso regime. Anche in questo caso, se un tempo la differenza era ben evidente, ora potete scegliere fra le due motorizzazioni ottenendo in ogni caso un valido compromesso.

Tuttavia se osservate i dati sul libretto, potrete notare senza dubbio che un motore diesel ha meno cavalli e più coppia motrice; in questo senso un’utilitaria diesel (per potenze inferiori a 100cv) vi permette di risparmiare sul bollo garantendovi qualche soddisfazione in più.

Diesel e benzina: l’accensione, il turbo, il common rail

L’accensione è forse la principale caratteristica che differenzia i due motori a scoppio. La benzina si incendia mediante l’azione combinata della compressione e dello scoccare della scintilla della candela e presume quindi la presenza di un generatore (la bobina) che fornisca la tensione necessaria. Il gasolio non ha bisogno delle candele, se non per scaldare la camera di scoppio a motore freddo (candelette), e si accende mediante la sola compressione del pistone nel cilindro.

Questa caratteristica è alla base della differenza nelle prestazioni fra i due propulsori; solamente grazie alla sperimentazione e alla ricerca si è raggiunto un livello più uniforme e dei risultati che migliorano entrambi i motori dove erano più deficitari.

Il sistema common rail è stato al principio una miglioria che ha consentito di ottenere nei motori diesel prestazioni più uniformi e costanti anche a regimi più elevati, nell’ordine dei 5 mila giri. Grazie a una pompa ad alta pressione il gasolio viene reso disponibile agli iniettori attraverso un unico condotto alla pressione di circa 1350 bar, soluzione che permette al motore di avere a disposizione tutto il carburante necessario in ogni momento. I motori a benzina, che un tempo se la cavavano già molto bene con i carburatori, hanno trovato nella tecnologia common rail un toccasana per ridurre i consumi, guadagnando potenza agli alti regimi e perdendone un poco in fase di spunto. Da ciò si evince che attualmente un propulsore diesel spinge anche agli alti regimi, mentre un motore a benzina consuma molto meno. L’uso del turbo ha permesso di uniformare ancora di più le prestazioni, in quanto un motore a benzina ottiene così uno spunto migliore ai bassi regimi mentre il motore diesel raggiunge prestazioni entusiasmanti in termini di accelerazione e ripresa, permettendo a qualche veicolo diesel di avere caratteristiche sportive un tempo impensabili.

Il sistema common rail è stato al principio una miglioria che ha consentito di ottenere nei motori diesel prestazioni più uniformi e costanti anche a regimi più elevati, nell’ordine dei 5 mila giri. Grazie a una pompa ad alta pressione il gasolio viene reso disponibile agli iniettori attraverso un unico condotto alla pressione di circa 1350 bar, soluzione che permette al motore di avere a disposizione tutto il carburante necessario in ogni momento.

I motori a benzina, che un tempo se la cavavano già molto bene con i carburatori, hanno trovato nella tecnologia common rail un toccasana per ridurre i consumi, guadagnando potenza agli alti regimi e perdendone un poco in fase di spunto. Da ciò si evince che attualmente un propulsore diesel spinge anche agli alti regimi, mentre un motore a benzina consuma molto meno. L’uso del turbo ha permesso di uniformare ancora di più le prestazioni, in quanto un motore a benzina ottiene così uno spunto migliore ai bassi regimi mentre il motore diesel raggiunge prestazioni entusiasmanti in termini di accelerazione e ripresa, permettendo a qualche veicolo diesel di avere caratteristiche sportive un tempo impensabili.

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