Curiosità

Le 10 gare della Formula 1 più famose

0
Formula 1 le piste e le corse più famose

Nella storia della Formula 1 non mancano certo gare entusiasmanti e significative, ma in questo articolo vogliamo raccoglierne (e raccontarne) 10: scopriamole insieme.

5 gare di F1 più famose: vecchio millennio

Partiamo dalla più vecchia (in elenco): il Gran Premio d’Inghilterra del 1987, con il duello tra i 2 piloti della Williams Nelson Piquet e Nigel Mansell, entrambi in prima fila, tra cui non corre buon sangue.

Mansell rientra in gara con 29 secondi di svantaggio rispetto a Piquet, a causa di un problema tecnico, e dopo aver realizzato ben 11 giri veloci, sorpassa infine il rivale grazie a una sorprendente manovra di sorpasso alla curva Stowe, al penultimo giro. Mansell taglia il traguardo, il pubblico è in delirio, e viene coniato il termine Mansell-mania.

Continuiamo: ecco la gara del Gran Premio di Monaco del 1992, dove il protagonista è di nuovo Mansell, questa volta con la sua Williams in posizione di chiaro vantaggio.

Parte in pole position e guadagna 30 secondi di vantaggio nelle strade tortuose del Principato: è dato per vincente, ma una foratura lo costringe a un pit stop a pochi giri dal termine. A causa del lento cambio gomme riprende la gara dietro Ayrton Senna, attaccandolo con grande determinazione ma senza riuscire a superarlo: il brasiliano vince la sua miglior corsa in difensiva e Mansell, esausto, viene sollevato dalla sua auto.

La terza gara è il Gran Premio d’Europa a Donington Park del 1993.

Qui Ayrton Senna vuole vincere sul bagnato con una vettura dalle prestazioni inferiori rispetto alle 2 Williams che dominano la stagione, cioè quelle di Alain Prost e Damon Hill. Essi partono nelle prime posizioni su asfalto scivoloso, mentre l’eroe brasiliano parte in quinta posizione ma spinge come sempre la sua McLaren. Supera Michael Schumacher alla terza curva, Karl Wendlinger all’esterno delle Craner, poi Hill dall’interno e raggiunge Prost al tornante Melbourne, e in 10 curve arriva in prima posizione.

La penultima gara del vecchio millennio di cui vogliamo parlarvi è il Gran Premio d’Europa al Nürburgring del 1995.

Qui, sotto la pioggia, la Ferrari di Jean Alesi è in vantaggio di 24 secondi rispetto alla Benetton di Schumacher, che tenta di continuo attacchi, sfrecciando tra le vetture in gara, nel disperato tentativo di superarlo. Al primo piccolo errore di Alesi, il tedesco lo sorpassa nella chicane, aggiudicandosi il campionato con una vittoria assolutamente improbabile.

Ecco la quinta Gara: è il Gran Premio di Malesia del 1999, più famoso per le diatribe fuori pista che in corsa.

Qui un incidente costa a Schumacher la frattura di una gamba, costringendolo a una convalescenza di quasi 3 mesi. Al suo ritorno sulla pista disegnata da Tilke, al suo esordio nel calendario mondiale, il tedesco vuole supportare Eddie Irvine nella conquista del mondiale. Schumacher è in pole position con un vantaggio abissale su Irvine, secondo classificato, e dà strada al compagno di squadra, tentando di bloccare Coulthard, con seguito negativo anche su Hakkinen.
Quando lo scozzese della McLaren è costretto al ritiro nel corso del quattordicesimo giro, per un problema tecnico, Irvine tira un sospiro di sollievo e arriva in testa al mondiale piloti con 70 punti. Qui inizia la polemica: durante le verifiche tecniche del post-gara, i commissari evidenziano un’irregolarità nei nuovi deflettori di flusso laterali, introdotti nella gara precedente (al Nurburging).
Scoppia un putiferio: Todt accusa la McLaren di aver fatto la spia ai commissari, e la stampa attacca i vertici di Maranello chiedendo le dimissioni di Todt, poi rifiutate da Montezemolo.
Scatta il ricorso alla FIA, accolto il 23 ottobre 1999 grazie al cavillo scovato dagli avvocati (un comma del regolamento che permetteva una tolleranza minima di 10 millimetri).

10 gare di F1 più famose: nuovo millennio

La prima delle gare di Formula 1 più famose del nuovo millennio è il Gran Premio del Brasile del 2008.

Il duello si svolge tra Felipe Massa con la sua Ferrari e Lewis Hamilton con la sua McLaren: a quest’ultimo basterebbe un quinto posto per aggiudicarsi il titolo mondiale.
Vincerà, ma tenendo con il fiato sospeso pubblico e squadre in una lotta continua con Massa; Hamilton infatti resta in sesta posizione fino alla metà dell’ultimo giro, dopo il posticipo della partenza a causa di una pioggia torrenziale, fino al sorpasso decisivo all’ultima curva del giro finale, in cui Hamilton supera Timo Glock e guadagnare così il titolo.

Continuiamo con il Gran Premio di Abu Dhabi del 2010.

In Formula 1, la potenza conta almeno tanto quanto una buona strategia: siamo nell’ultimo Gran Premio della stagione e i piloti che si contendono il titolo mondiale sono 4: Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Mark Webber e Lewis Hamilton

Ogni team si impegna a osservare attentamente gli altri per capirne le strategie, finché Alonso si ferma ai box per rientrare in pista davanti a Webber, per finire però bloccato dietro l’auto di Vitaly Petrov. Nessuna rimonta è possibile, e così il titolo di Campione del mondo va a Vettel.

La terza delle 10 gare di Formula 1 più famose è il Gran Premio del Brasile del 2012.

Si tratta dell’ultima gara di stagione, con Fernando Alonso su Ferrari a soli 13 punti dietro Sebastian Vettel su Red Bull. Quest’ultimo parte quarto, e un tocco con la vettura di Bruno Senna lo porta nelle ultime posizioni.
Alonso parte invece settimo e rimonta in terza posizione, che gli basterebbe per il titolo: torna però la pioggia e Vettel guadagna posizioni, ma la perdita di aderenza e gli urti impongono una sosta ai box per il cambio gomme. Questo comporta anche l’arrivo della safety car in pista e la gara si conclude con Vettel in sesta posizione, il più giovane campione del mondo per la terza volta.

L’ultima (e triste), gara in esame si è svolta durante il Gran Premio del Giappone 2014 a Suzuka.

L’incidente di Suzuka, con Adrian Sutil che esce di pista e provoca l’intervento della Safety Car entrata dopo 50 secondi dopo che anche Jules Bianchi va a sbattere nello stesso punto, vede la bandiera rossa sventolata dopo ben 7 minuti dal suo impatto.
Quest’ultimo pilota muore 9 mesi più tardi e influenza le procedure e le misure di sicurezza adottate successivamente, portando all’adozione della Virtual Safety Car dal 2015, fino ad Halo 2018, che ha evitato guai fisici molto seri a Charles Leclerc in Belgio nello stesso anno.

Comments

Comments are closed.

Altri articoli in Curiosità