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Auto a guida autonoma, una Startup italiana le vuole progettare su misura

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Ve la immaginate un’auto a guida autonoma fatta su misura del conducente? Come un abito o una camicia scolpito da uno stilista sul vostro corpo. Ebbene sì. C’è una Startup innovativa italiana che le sta sviluppando.

Si chiama Social Self Driving e il nome di chi l’ha creata è di un certo appeal. Stiamo parlando dell’ingegner Luigi Mazzola, una carriera nella Formula 1 con la Ferrari, prima come ingegnere di pista di Alain Prost, poi come responsabile dell’area test ed infine coordinatore dello sviluppo della vettura di F1.

Anni gloriosi dove sono stati vinti 6 titoli mondiali piloti con Michael Schumacher e Kimi Raikkonen e 8 campionati del mondo costruttori.

Ora per lui una mission futuristica e ambiziosa. Quella di sviluppare un sistema in grado di registrare lo stile di guida del conducente e di farlo riprodurre sulle auto a guida autonoma.

Le auto senza conducente potranno correre con lo stile del proprietario o di una pilota professionista, scegliendolo tra il catalogo dei profili registrati. Si potranno, condividere, scaricare o acquistare on line i profili di guida dei propri idoli. Sa davvero di qualcosa di incredibile.

Auto a guida autonoma su misura, di cosa si tratta?

Si tratta di un sistema di registrazione e profilazione dello stile di guida del conducente di un veicolo, che consente di replicarlo successivamente, impostandolo come stile di guida da eseguire per un mezzo a guida autonoma o semi autonoma.

In pratica su di un’auto a guida autonoma si potrà impostare un profilo corrispondete ad uno stile di guida personalizzato, potendolo anche condividere con altri utenti attraverso un’apposita piattaforma cloud.

Il sistema dovrà essere in grado di apprendere lo stile di guida del proprietario. Ad esempio il suo modo di affrontare le curve, il suo modo di posizionarsi sulla carreggiata, la gestione del cambio marce.

Aspetti registrati da un software in grado di memorizzarli. Lo stile di guida, una volta memorizzato, viene profilato e potrà essere poi replicato, ovvero impostato come stile di guida nel mezzo a conduzione autonomo e semiautonomo.

E la grande carta che si gioca questo progetto è ancora più impressionante. Gli stili di guida memorizzati nel software potranno essere poi condivisi all’esterno, permettendo di renderli utilizzabili da altri utenti su altri mezzi dotati dell’app “Social Self Driving”. Fantascienza? Vedremo strada facendo.

Nel frattempo il sistema è stato brevettato il 22 aprile scorso e la Startup sta per iniziare il primo round di finanziamenti per partire con lo sviluppo.

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