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Auto a km 0: cosa controllare

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Le auto km 0 sono delle opportunità per il consumatore ma cosa c’è veramente dietro? Prima dell’acquisto ecco cosa controllare!

Le auto a km 0 rappresentano un’importante componente del settore automotive in grado di movimentare e condizionare il mercato dell’intero settore. Vediamo perché.

Cosa sono le auto a km 0

Prima di addentrarci negli specifici controlli da parte dell’acquirente, è doveroso conoscere il concetto di auto km 0. Si chiamano vetture a km 0 quelle immatricolate direttamente dalle concessionarie a titolo di propria intestazione, che vengono successivamente vendute con un chilometraggio inferiore a 100 km, ad un prezzo scontato rispetto al normale listino.

Le concessionarie le immatricolano a proprio nome solitamente per poter rientrare nei budget di vendita previsti dalle case automobilistiche, le quali impongono numeri e scadenze in cambio di bonus economici o percentuali. Tali mezzi non vengono poi venduti come nuovi, ma come usato a km 0, a patto che abbiano meno di 100 km sul contachilometri. Di solito sono veicoli impiegati come auto test per nuovi potenziali clienti o per esposizione, hanno allestimenti standard e sono tra i più facilmente vendibili. Il prezzo proposto per la vendita può essere anche inferiore del 25% rispetto all’origine.

I controlli auto km 0 che l’acquirente deve svolgere

In un mercato delicato come quello dell’automotive, è bene che l’acquirente vada cauto. Come nell’usato vengono eseguiti diversi controlli, lo stesso vale per le auto a km 0 che sono in realtà nuove pur passando come vetture di seconda mano, dato che hanno già un’intestazione.

Ecco i controlli utili da effettuare prima dell’acquisto.

  • Libretto di circolazione: il libretto di circolazione riporta la prima immatricolazione, la quale deve essere quella della concessionaria. Ricordatevi di acquistare vetture a km 0 da una concessionaria affidabile.
  • Data di immatricolazione: questo dato è fondamentale perché aiuta a capire il tempo che l’auto è rimasta ferma. Se un’auto è stata immatricolata il mese scorso è un conto, ma se fosse immatricolata da un anno allora le cose possono cambiare. Dalla data di prima immatricolazione parte anche la garanzia del veicolo, la quale non considera il numero di km attivi. Il rischio per il compratore è quello di perdere diversi mesi di copertura se l’auto è stata immatricolata mesi prima.
  • Chilometri: solitamente le vetture km 0 possono pure riportare 10-15 km sul contachilometri, ma è utile verificare che siano comunque intorno ai 100 km. In questo caso si può parlare di auto a km 0.
  • Carrozzeria: date uno sguardo alla carrozzeria, soprattutto se il prezzo proposto dal venditore si discosta molto da quello di listino. Ciò potrebbe essere generato da qualche graffio che è stato fatto sulla carrozzeria durante qualche manovra.
  • Accessori in dotazione: fatevi consegnare la lista degli accessori in dotazione per l’allestimento che è stato previsto per il veicolo in questione e eseguite il controllo di tutto.
  • Bollo: verificate se il bollo è già stato versato dalla concessionaria intestataria dell’autovettura. Solitamente è così, ma dipende sempre dal tempo trascorso dalla prima immatricolazione. Se è passato un anno o poco meno, l’incombenza potrebbe spettare al compratore.

Qualche consiglio sulle auto a km 0

Indubbiamente le auto km 0 si presentano come delle vere opportunità per il cliente finale, il quale può ottenere vetture accessoriate a prezzi fortemente scontati. È bene anche dire che se si tratta di un modello nuovo, potrebbe essere che lo sconto non sia poi così elevato come invece potrebbe essere per modelli più datati, come ad esempio i fine serie o i pre-restyling.

La cosa più importante che un acquirente dovrebbe verificare su una vettura a km 0 è proprio la data di immatricolazione per poter fare i calcoli della garanzia che è rimasta a disposizione. È vero che è prassi di molti concessionari proporre un pacchetto di garanzia aggiuntivo proprio per integrare il periodo ormai trascorso, ma è anche vero che non è sempre così. Sta al compratore, in base al tempo già trascorso, contrattare sul prezzo oppure chiedere al venditore un’aggiunta di copertura, almeno parziale. È opportuno comunque chiarire che la garanzia minima è comunque di 12 mesi, ma potrebbe essere estesa fino a 2 anni se l’acquisto avviene entro 6 mesi dalla prima immatricolazione.

Controllando gli aspetti espresso nel paragrafo precedente è possibile, per il compratore, trovare delle valide motivazioni per poter ulteriormente contrattare il prezzo. È anche vero che se tutto è in ordine la marginalità del concessionario non è poi così grande per la vendita di un’auto a km 0, anzi, spesso il veicolo viene ceduto sottocosto o quasi.

Un ultimo consiglio prima di acquistare una vettura a km 0 riguarda il compratore: il vantaggio di una vettura a km 0 non è soltanto quella di poter entrare in possesso di una vettura solitamente ben allestita, praticamente nuova a un prezzo scontato oltre la normale trattativa, ma anche il fatto che l’auto è quasi in pronta consegna.

Le auto a km 0 sono infatti tutte disponibili quasi da subito. È bene, dunque, che il compratore, una volta che conclude la compravendita con il venditore, si prodighi per ritirare il mezzo, controllando tutte le carte che riceverà dalla concessionaria, compresa la rettifica del libretto di circolazione con riportato il proprio nome (controllate sempre anche questo).

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