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I cerchioni auto più belli di sempre: la nostra classifica

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Cerchioni auto

Osservando i cerchi degli pneumatici si possono notare tutte le capacità stilistiche di ingegneri e designer: scopriamo insieme quali cerchioni auto più belli di sempre, contestualizzandoli nel tempo.

La classifica dei cerchi auto più belli

Non tutti si interessano ai dettagli delle macchine, ma i veri appassionati fanno di ogni particolare una scelta oculata: tra verniciature opache e spoiler, tra stereo all’ultimo grido e dettagli in carbonio, i cerchioni dell’auto sono tra gli accessori (indispensabili) più ricercati.

Detto ciò, ecco la nostra speciale classifica con i cerchioni auto più belli di sempre:

  1. i cerchioni marchio Borrani e Campagnolo degli anni ’60 (questi ultimi spesso montati sulla Lancia Stratos e sulla Lamborghini Miura)
  2. i “Phone” e i “Fuchs” montati sulla Porsche 928
  3. i cerchi della Concept Car di Bertone “Lancia Sibilo” del 1978
  4. gli “Sparco OZ Racing” della Lancia Delta
  5. i “Millerighe” montati sull’Alfa Romeo 2000
  6. i cerchi monodado della Ferrari 330 P4
  7. i famosi “scomponibili” BBS
  8. i “Pirelli P Slot” degli anni ’90
  9. i cerchi “MOMO Heritage 6”
  10. gli “Speedline Montecarlo”

Ora però approfondiamone un po’ la storia.

La storia dei cerchioni più belli in classifica

Il cerchione è l’elemento della ruota che collega lo pneumatico al veicolo ed è diventato scomponibile, cioè diviso tra gomma e cerchio, tra la fine degli anni ’20 e l’inizio dei ’30: in questo periodo sono nati infatti i cerchi in lamiera stampata (come quelli della Fiat Topolino), economici da produrre e “pratici” da sostituire.

Il loro difetto era però in peso elevato, dunque non passerà molto prima che vengano progressivamente alleggeriti passando dall’essere pieni a forati: è così che si arriva agli anni 60, periodo in cui comincia una diffusione massiccia dei cerchi a raggi con la diffusione di marchi storici come Borrani e Campagnolo, che come avete visto dalla top 10 sono stati utilizzati soprattutto sulle auto più sportive e lussuose.

In questo periodo si diffondono anche quelli in lamiera, di varie forme e colori, oltre ai primi cerchi in lega: negli anni ’70 nascono alcuni tra i più famosi e usati disegni di costruttori come Ferrari, con la famosa stella a 5 punte, e Porsche, con la forma tipica dei cerchi Fuchs, al secondo posto in classifica per il loro design speciale.

Negli anni ’80 continua l’ascesa dei cerchi in lega, tra l’altro con prodotti in aftermarket come i mitici BBS (anche colorati) e gli Speedline Montecarlo, di serie sulla Lancia Delta Integrale; al contempo inizia una grande diffusione delle coppe ruota in plastica per coprire gli economici e pratici cerchioni in acciaio stampato.

L’evoluzione dei cerchioni ha poi portato a vari trattamenti estetici, sempre più raffinati, come la cromatura e la diamantatura, e nel mondo delle corse si è sperimentato il magnesio e il carbonio, molto fragile e troppo costoso per l’utilizzo stradale. Unica eccezione, ad oggi, per la Ferrari 488 Pista con cerchioni totalmente in carbonio.

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