Curiosità

Come è nata la prima Jeep

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la storia della prima Jeep

Universalmente considerata come l’icona dei fuoristrada, la Jeep è un veicolo che, dal lontano 1941, è dotata di una forte identità che ha contribuito all’estrema popolarità del suo marchio; spesso “jeep” è infatti diventato sinonimo di “fuoristrada” a conferma del suo indiscusso ruolo.

Gli albori della storia della Jeep

La statunitense casa produttrice è stata da sempre incentivata a realizzare un veicolo che fosse in grado di conquistarsi un posto di rilievo nell’universo “offroad”, per colmare una nicchia che si presupponeva avrebbe aumentato la sua espansione.

Nata come mezzo di locomozione quasi esclusivamente funzionale, robusto e capace di affrontare qualsiasi percorso ed ogni possibile sfida, la Jeep fu concepita dapprima come veicolo militare nel 1941, come evoluzione della Willys (ideata nel 1908 da John North Willys).

In quegli anni l’esercito degli Stati Uniti era alla ricerca di un mezzo di ricognizione, che si concretizzò nella realizzazione dei primi esemplari di 4×4, meglio conosciuti come Jeep.

La vettura era caratterizzata da specifici requisiti:

  • capacità di carico pari a 272 chilogrammi;
  • altezza inferiore a 91 centimetri;
  • passo minore di 190 centimetri;
  • motore a velocità compresa tra 5 e 80 chilometri all’ora;
  • trazione integrale;
  • carrozzeria rettangolare;
  • parabrezza mobile (ripiegabile);
  • tre sedili;
  • fari oscurabili;
  • peso totale minore di 590 chilogrammi.

Evoluzione del marchio

Dal 1987 ebbe inizio la produzione della Jeep Wrangler, un’auto caratterizzata da un design senza tempo, in grado di accontentare ampie fasce di pubblico; pur mantenendo i suoi requisiti fondamentali, il veicolo ha così mostrato un’evoluzione verso una line-up decisamente più completa e funzionale.

Grazie alle sue prestazioni estetiche e funzionali, studiate per adattarsi alle modificazioni del gusto attraverso il tempo, il fuoristrada ha conquistato una sempre maggiore clientela attratta dall’aspetto della carrozzeria, anche se meno interessata a percorrere strade sterrate.

Il trend del fuoristrada, nato negli USA, è stato pertanto capace di arrivare a diffondersi anche in Europa, dove questo genere di vetture era decisamente poco conosciuto.

La Jeep Wrangler si è confermata come una studiata contaminazione tra un fuoristrada e una vettura cittadina, offrendo prestazioni rispondenti a entrambe le esigenze; il risultato è stato quello di una macchina dotata di requisiti dello “sport utility”.

Contando sull’eccellente tecnologia costruttiva, improntata su un’estrema solidità e su linee classiche ispirate al modello tradizionale, la Jeep ha raggiunto una sempre maggiore popolarità, arrivando a conquistare un pubblico di ogni tipo.

Verso il futuro

Nel 1986 il marchio è stato rilevato da Chrysler, che, con indiscussa lungimiranza, ha apportato alcune modifiche strutturali alle parti costitutive del motore e della carrozzeria, fino a ottenete una vettura al passo con i tempi.

La chiave del successo della Jeep è da ricercare anche e soprattutto negli incontri che si sono susseguiti con aziende automobilistiche capaci di rispettare la tradizione senza escludere le innovazioni tecnologiche necessarie per migliorare le potenzialità del veicolo.

Agli inizi del 2000, con la nascita del Gruppo FCA, la condivisione stilistica e ideologica del marchio ha preparato la strada per profonde innovazioni in ambito produttivo, che hanno consentito una sempre maggiore affermazione del brand a livello mondiale.

Nel 2014 ha avuto inizio la produzione italiana delle vetture che sono entrate a ragione in un mercato particolarmente vario e sempre più concentrato su vetture a guida alta.

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