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Controllo pneumatici, cosa guardare? Pressione e battistrada

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Controllo pneumatici, cosa fare

Controllo pneumatici: evidentemente appare come un’operazione sconosciuta. Sono tantissimi gli automobilisti italiani che viaggiano con le gomme non a posto e ciò che è peggio è che la quasi totalità di essi possiede la convinzione che invece sia tutto regolarmente a norma.
La realtà dice proprio il contrario. Non è di molto tempo fa una statistica secondo la quale oltre la metà dei veicoli circolanti in Italia abbia qualche problema alle gomme e, se volessimo approfondire l’argomento, si scoprirebbe che tale percentuale incrementa se si considerassero solo i mezzi pesanti.

Come controllare quindi le gomme di un’auto? Sostanzialmente sono 3 i tipi di controlli da fare: battistrada, spalla e pressione.

Controllo pneumatici: cosa dice la legge

Il codice della strada prevede che le vetture abbiano montati pneumatici di ugual tipo e marca a due a due, ovvero sullo stesso asse, la cui usura del battistrada non porti la sua misura a un livello inferiore a 1,6 mm. Ciò significa che chi circola con una tassellatura superiore a 1,6 mm di altezza è in regola, chi invece presenta un’altezza inferiore è fuori norma e quindi soggetto a sanzioni da parte delle forze dell’ordine.

Questa è l’unica menzione che il codice rilascia relativamente alle gomme auto. Ad esser precisi, è tecnicamente provato che uno pneumatico invernale garantisce le proprie prestazioni ottimali su neve e fondi scivolosi fintanto che abbia un battistrada almeno di 3,6 – 4 mm. Sotto tale livello le prestazioni calano drasticamente, nonostante sia comunque una misura che rispetti quanto espresso dalla legge, la quale non si esprime in merito alle coperture invernali. Il dato di 1,6 mm come altezza minima del battistrada è relativo a tutti i tipi di pneumatici, senza distinzione tra estivi e invernali, anche se tecnicamente si registrano situazioni differenti a livello prestazionale.

Il controllo del battistrada della gomma

Il battistrada è la prima cosa da verificare in uno pneumatico. Dovete pensare che quando si viaggia in macchina, siamo attaccati alla strada per una superficie indicativamente pari a quella di 4 cartoline. Ciascuna gomma tocca l’asfalto con un’impronta prossima di 10×15 cm. Tutto il grip viene concentrato su questa minuscola porzione di gomma e per questo è fondamentale che il battistrada sia efficiente e integro. Una prima verifica deve essere fatta visivamente, ruotando il volante prima tutto a destra e poi tutto a sinistra in modo da poter osservare meglio le gomme anteriori.

Avere un guanto in lattice o meglio quelli il plastica sottilissima con i quali si prende la frutta nei supermercati, aiuta a capire eventuali anomalie: è sufficiente passare la mano sulla superficie della gomma per poter sentire al tatto possibili rigonfiamenti o tagli. La copertura ha dei piccoli tasselli che sono in realtà dei segnalatori che fungono da riferimento: sono veri e propri indicatori di usura. Quando il battistrada si avvicina a quelle tacche significa che è giunto il tempo della eventuale sostituzione dello pneumatico.

Per avere una più precisa indicazione sull’altezza della scolpitura è possibile servirsi di due strumenti tra loro alternativi: una moneta da 2 euro oppure un piccolo calibro misura spessore.

La moneta da 2 euro va infilata tra gli spazi del battistrada e se questo copre interamente la corona dorata della moneta allora significa che l’altezza è ancora rispettosa della norma, ovvero è superiore al minimo consentito. Se invece si vede il bordo dorato, vuol dire che si è passibili di sanzioni.

Il piccolo calibro è uno strumento apposito che si può acquistare online o presso i rivenditori di autoricambi e serve per effettuare la misurazione del battistrada. Possono essere digitali oppure non digitali.
Il controllo visivo deve osservare anche l’usura, la quale deve essere omogenea tra la parte centrale e le sezioni laterali. Nel caso non lo fosse, il problema potrebbe derivare dalla errata pressione di gonfiaggio o dall’errata convergenza.

E’ bene che sappiate che uno pneumatico viene testato sempre da nuovo, quindi con un battistrada integro e con altezza di circa 6-8 mm. Le prestazioni declamate sono riferite a pneumatici in condizioni ottime o comunque buone. Quando il battistrada arriva a misurare meno di 1,6 mm la sicurezza del veicolo è messa in serio pericolo, soprattutto in condizioni di asfalto bagnato o umido. Qui tutti i consigli su quando cambiare pneumatici.

Controllo pneumatici: pressione

La corretta pressione delle gomme è un altro fattore fondamentale che serve per garantire un’usura omogenea del battistrada, un risparmio di carburante e un viaggio decisamente più sicuro. Una pressione inferiore ai valori indicati dalla casa automobilistica (indicato solitamente all’interno dello sportellino carburante) determina un maggiore logoramento della gommatura ai bordi del battistrada e genera un consumo maggiore di carburante. Al contrario, una pressione più elevata comporta un’usura più marcata nella fascia centrale della copertura e allunga gli spazi di frenata. Inoltre riduce l’impronta a terra, generando una situazione di possibile pericolo. Una errata pressione crea infatti sensazioni differenti alla guida e una tenuta di strada approssimativa, soprattutto nei curvoni veloci autostradali o su strade extraurbane, poiché la spalla dello pneumatico non garantisce più il corretto appoggio.

Viaggiare con gomme più sgonfie può contribuire ad incrementare i consumi di carburante anche del 5-8% e la percentuale può salire qualora abbiate l’auto a pieno carico (a proposito vi consigliamo l’articolo come risparmiare carburante alla guida).

Controllo pneumatici: spalla

La spalla dello pneumatico è un elemento importante per la tenuta di strada del veicolo. La parte è quella che si vede esteriormente, dal bordo del cerchio fino al battistrada. Quando impostate una curva, lo pneumatico lavora molto con la sua parte più laterale che deve dare solidità, stabilità e sostegno alla deformazione che si viene a creare durante la traiettoria. Se la gomma fosse rovinata sul battistrada è quasi sempre possibile la riparazione, ma se il problema fosse sulla spalla, c’è ben poco da fare.

Ecco perché è importante, sempre con il guanto utilizzato in precedenza, passare la mano anche sulla parte interna ed esterna: eventuali bolle, rigonfiamenti o scalfitture possono nascondere un problema irrisolvibile e generare un’esplosione o un improvviso afflosciamento della gomma, ponendovi in una situazione di grande pericolo. Basta pizzicare inavvertitamente la gomma su un bordo di un marciapiede per creare il danno. Occhio attento nel controllo.

Vi consigliamo anche l’articolo sulla convergenza auto!

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