Dice la legge

Come e quando cambiare gli pneumatici dell’auto

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Cambio pneumatici auto

Avere e mantenere pneumatici in perfette condizioni è una delle prime operazioni che garantisce la sicurezza del veicolo: spazi di frenata ottimali, tenuta in curva o nelle situazioni di pericolo e nessun rischio di sanzioni, sono tre dei vantaggi che ne derivano.

Ma scopriamo se e quando è arrivato il momento di sostituire i vostri pneumatici, valutando insieme tutti i particolari.

Cosa dice la legge: quando cambiare gli pneumatici

La legislazione obbliga a utilizzare pneumatici identici per misura, marca, categoria di velocità e indice di carico, sullo stesso asse: se questa è la legge, in realtà per una sicurezza ottimale è opportuno montare quattro gomme identiche, possibilmente sempre dello stesso grado di usura sullo stesso asse.

Questa specifica è valida soprattutto sui veicoli a quattro ruote motrici, in questo caso tutti con gli stessi livelli di usura.

Queste accortezze sono dovute al fatto che eventuali differenze di circonferenza di rotolamento tra i pneumatici posteriori e quelli anteriori possono creare seri danni alla trasmissione.

Ma ci sono altri punti da tenere in considerazione quando dobbiamo cambiare le gomme: uno è certamente controllare periodicamente la pressione di gonfiaggio, mantenendola ottimale, secondo i valori dati dal costruttore.

Se i quattro pneumatici sono tutti della stessa misura, sia al posteriore che all’anteriore, è consigliabile scambiarli periodicamente per rendere omogenea l’usura del battistrada.

Se invece dobbiamo sostituirne solo due, è raccomandabile montare quelli nuovi o comunque quelli meno usurati sull’asse posteriore, in modo da ottenere un miglior controllo del veicolo: questa è una condizione valida per tutti i tipi di trazione.

È sempre meglio, inoltre, montare solo pneumatici con le misure omologate dal costruttore e scritte sul libretto dell’auto; oltre a garantirvi così le migliori prestazioni, potrete così rispettare la legge.

L’unica variazione riguarda l’indice di carico e la categoria di velocità, che potrete usare di tipo uguale o superiore rispetto a quello indicato.

Nei casi di trasformazione dell’equipaggiamento originale, per poter rispettare la legge è necessario richiedere un nulla-osta al costruttore del veicolo, con il relativo aggiornamento della carta di circolazione: in questo caso però è opportuno che decidiate di rivolgervi ad uno specialista.

Come verificare se gli pneumatici sono in buono stato: la manutenzione

Il controllo degli pneumatici prima di partire per un lungo viaggio è fondamentale.
Prima di mettervi in viaggio, non dimenticatevi di controllare la pressione degli pneumatici

Per la sicurezza è sempre raccomandabile controllare regolarmente lo stato degli pneumatici, ed in caso, decidere di cambiarli. Ma come?

Intanto, la prima cosa da fare è controllare la pressione di gonfiaggio almeno una volta al mese e sicuramente prima di ogni viaggio.

È impossibile prevedere in modo esatto la durata di uno pneumatico e la data di produzione (DOT) non riveste un’importanza preponderante: infatti sarà principalmente lo stato di conservazione, in base a dove e come siano stati tenuti, il principale indicatore dell’usabilità residua della gomma.

Gli pneumatici infatti invecchiano nonostante non vengano usati o se usati occasionalmente: i fattori che incidono sulla loro durata sono lo stato di manutenzione, la temperatura, le condizioni di conservazione e utilizzo, la velocità, il carico, lo stile di guida e la pressione.

Un altro passo fondamentale è controllare, sempre periodicamente, la profondità del battistrada residuo, con particolare attenzione ai segni di danneggiamento, soprattutto sui fianchi o nel punto in cui si agganciano, meglio se da uno specialista; questa è l’occasione migliore anche per verificare che l’usura sia regolare.

Se le loro condizioni non sono più ottimali, è giunto il momento di cambiare i pneumatici.

Quando riparare e quando sostituire gli pneumatici

In alcuni casi i danni agli pneumatici sono riparabili, sempre da un professionista, dato che solo lui può accertarsi che non abbiano subito danneggiamenti interni.

Egli provvederà a smontare lo pneumatico dal cerchio e farà la sua valutazione, che è poi il metodo più sicuro: è infatti sconsigliabile fare riparazioni con le stringhe, dato che si esegue dall’esterno e senza esame preliminare.

Se il danno è una foratura, ci sono dei limiti di riparabilità, quindi va sempre esaminato dallo specialista (leggere anche: pneumatico forato cosa fare): se è irreparabile, dovrete procedere a farne montare uno nuovo, ma spesso per l’usura (leggere anche: pneumatico usurato cosa fare), rischierete di doverne acquistare due, per il discorso che debbano essere uniformemente consumate.

Leggi anche gomma bucata, cosa fare.

Dovrete cambiarne almeno due anche nel caso in cui il limite di usura sia stato raggiunto; ecco cosa troviamo nel Regolamento di Esecuzione del Codice della strada, all’interno dell’Appendice VIII (1) – Art. 237 – (Efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi in circolazione):

Le prescrizioni tecniche dell’art. 237 dicono che:

Il battistrada, ove previsto, dovrà avere il disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza; la profondità degli intagli principali del battistrada dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli, i filoveicoli e rimorchi, di almeno 1,00 mm per i motoveicoli e di almeno 0,50 mm per i ciclomotori. Per intagli principali si intendono gli intagli larghi situati nella zona centrale del battistrada che copre all’incirca i tre quarti della superficie dello stesso.

Come si presenta uno pneumatico usurato
Pneumatico nuovo e pneumatico usurato

Attenzione, perché la multa per chi circola con gomme che non raggiungono la soglia minima di usura imposta dalla legge, va da 85 € a 338 €, con la possibilità che il veicolo venga sequestrato: ma non solo, in caso di battistrada troppo consumato la vostra auto non potrà superare la revisione obbligatoria, e per riuscirci, sarete obbligati a cambiare gli pneumatici.

Come misurare gli pneumatici

Ma come misurarlo per decidere se le gomme siano ormai da cambiare?

Prima di tutto parcheggiate su una superficie piana e ruotate il volante di 45° a sinistra oppure a destra, per avere la migliore visuale sulla gomma che vogliamo esaminare.

Poi abbiamo tre modi per verificare il battistrada:

  • indicatore di usura – presente su tutti gli pneumatici, cioè un tassello di gomma di 1,6 mm situato sul fondo delle scanalature principali, che stabilisce il limite legale di usura della gomma, e si trova cercando un piccolo segno con il logo del marchio, con un triangolo o con la sigla TWI (“Tread Wear Indicator”)
  • il calibro di profondità – potete acquistarlo a basso prezzo per misurare la profondità delle scanalature con precisione ed in qualsiasi punto
  • la moneta – il classico metodo che regala una misura valida ma approssimativa: bisogna inserire una moneta da 2 euro e assicurarsi che la parte color argento resti nascosta dal battistrada.
La prova della moneta da 2 euro

Leggere anche quali controlli effettuare agli pneumatici.

Tutti questi metodi, insieme al parere di un professionista, vi aiuteranno a capire se con i vostri pneumatici siete ancora nella legalità, se vi state ancora garantendo la massima sicurezza possibile e in caso se prendere la decisione di cambiarli.

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