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Donne al volante: più prudenza e meno incidenti

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donne al volante più prudenti e meno incidenti

Un vecchio luogo comune vede le donne al volante come un pericolo, ma niente di più sbagliato! Le donne sono più prudenti e hanno ottime qualità di guida. Ecco le statistiche.

Le donne al volante

Nonostante il confronto tra i sessi vede un luogo comune diffuso nel connubio tra uomini e motori, dobbiamo dire che negli anni le cose sono cambiate e oggi (molto spesso) anche le donne sono ottime guidatrici.

Quel che emerge dalle statistiche è un quadro (generale) che vede le femmine al volante più prudenti dei maschietti, e come è logico, prudenza e attenzione provocano meno incidenti.

Il Centro Studi Continental ha infatti costatato che negli incidenti in cui la colpa è del guidatore, nel 73,4% dei casi si tratta di un uomo, quindi le donne causano solo il 26,6% dei sinistri totali.

Uomini e donne quindi hanno stili di guida diversi, ma stessi doveri, anche se il tutto va contestualizzato: molto spesso i maschi guidano di più, per più km e per più tempo.

Le origini del luogo comune

Da dove ha origine questa credenza riguardante il fatto che le donne guidino peggio degli uomini?

Il detto “donna al volante, pericolo costante” trova origine (sempre in linea generale e populista) dalle difficoltà femminili nel compiere molte manovre, fatto che invece non sembrerebbe riguardare gli uomini: ma insomma, basta guardarci intorno per vedere che la realtà è ben diversa.

Le statistiche raccolte dalle agenzie di assicurazioni italiane parlano chiaro, gli uomini causano il 15% di incidenti stradali in più delle donne, e quelle di Goodyear Dunlop Europe dimostrano una maggiore propensione del genere femminile al portare attenzione e alla capacità di evitare comportamenti scorretti alla guida.

Donne al volante, prudenza costante

Questa caratteristica è molto importante e viene testimoniata anche dalla scelta (molto diffusa) di scegliere proprio le donne come testimonial delle campagne di sicurezza stradale.

Dalle ricerche infatti emerge che gli uomini siano predisposti a violare piccole e grandi regole della strada.

L’ultimo punto da osservare riguarda le scale statistiche degli ultimi 25 anni (dal 1981 al 2016) sul numero di uomini (-4,2%) e le donne (+36%) coinvolti negli incidenti stradali.

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