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Guida autonoma: a che punto è la ricerca

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Guida autonoma a che punto è la ricerca

Il concetto di guida autonoma, ossia della produzione di vetture che vengono mosse senza l’ordine di alcun pilota, è diffuso già da diverso tempo. La ricerca va avanti in maniera frenetica e fa in modo che tale segmento di mercato possa assumere proporzioni enormi nel corso dei prossimi anni. Vi mostriamo qual è la situazione attuale, con la chance di dare vita a modelli di primissima categoria da parte di case automobilistiche molto famose.

Una tecnologia che potrà cambiare il vostro concetto di viaggio

Ormai sembra chiaro: nel giro di pochi anni, le cosiddette self-driving car prenderanno piede. La tendenza sembra inarrestabile, così come lo sono state quelle relative alla connessione ad Internet e all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione. Il progresso tecnologico porterà alla produzione di modelli che, ancora oggi, potrebbero sembrarvi sorprendenti, quasi utopistici. Diverse aziende si sono rese conto di un’idea che potrebbe cambiare il vostro concetto di viaggio. Non a caso, non ci si oppone più ad un cambiamento del genere, ma piuttosto si cerca di dare forma a nuove iniziative e a partnership dal forte impatto tecnologico.

L’obiettivo è quello di rendere ogni semplice automobile come un autentico mezzo di servizio, del quale potete usufruire in qualsiasi momento della giornata e per ogni tipo di spostamento. Ovviamente, un occhio attento viene rivolto alla ricerca della massima sicurezza, con vetture dalla funzionalità garantita e duratura. A poco a poco, dunque, il concetto di proprietà potrebbe lasciare spazio a quello di fruizione, con la chance di utilizzare veicoli che possono essere disponibili per tutti senza alcuna limitazione.

Cosa serve per favorire l’utilizzo della guida autonoma

Ad ogni modo, la procedura morale che può proiettarvi verso la liberalizzazione della guida autonoma ancora non può essere considerata completata. È necessario che vengano rispettate alcune prerogative per completare una serie di passaggi ben precisi. Ecco alcune delle principali.

  • Prima di tutto, sarebbe opportuno rivedere alcune leggi. Negli Stati Uniti qualcosa si è già mosso in questo senso, mentre in Italia siamo completamente a zero. Ciò va di pari passo con un miglioramento del comportamento degli automobilisti.
  • Quindi, ci vorrebbe un’evoluzione culturale, con l’obiettivo di colmare ogni distanza e rendere ciascun servizio pienamente sicuro.
  • Non vanno lasciati in secondo piano gli investimenti su infrastrutture altamente tecnologiche, in grado di favorire l’uso della guida autonoma e di ridurre al minimo qualsiasi rischio.
  • Inoltre, dovete avere un pizzico di pazienza. Un’innovazione del genere deve essere studiata con il massimo della cura e della precisione. Prima di salire su una self-driving car, dovrete attendere ancora un po’ di tempo, constatando lo sviluppo di una simile tecnica.

Le case automobilistiche che si stanno muovendo in questo senso

Dopo aver posto in evidenza tutte le possibili difficoltà che si nascondono dietro la ricerca applicata alla guida autonoma, sappiate che ci sono già diverse case automobilistiche che si stanno portando avanti. Dai test alle collaborazioni con i colossi della tecnologia, il mercato appare davvero in fermento. Date un’occhiata ai principali movimenti delle aziende di settore.

  • Tesla ha manifestato il proprio desiderio di produrre una self-driving car già a partire dal 2020. Lo scorso 22 aprile, il fondatore Elon Musk ha presentato un programma molto avanzato, che lascia presagire diversi spunti interessanti. Si parla addirittura di un milioni di taxi robotici da diffondere per le strade dal prossimo anno.
  • Alphabet, a sua volta, ha introdotto nello scorso mese di dicembre un proprio servizio di robo-taxi. Alcuni clienti possono prenotare un percorso con l’ausilio di una semplice app per dispositivi mobili. Il servizio è in via di sperimentazione e prevede la collaborazione delle vetture Toyota.
  • Airbus e Zf stanno lavorando per inserire tecnologie all’avanguardia per lo sviluppo della guida autonoma. La faraonica azienda dell’aeronautica e la società che si produce nuove tecnologie per i trasporti hanno unito le rispettive forze creando una soluzione apparentemente straordinaria. Tutto ciò grazie ai sensori ad alta precisione di Zf e alle mappe dei satelliti Airbus.
  • Apple non poteva mancare neanche in questo segmento. L’azienda americana leader nella telefonia mobile e nell’elettronica in generale starebbe puntando sullo sviluppo di un progetto di guida autonoma, che si baserebbe sulla tecnologia Lidar. Non si sa se sarà creata una vettura col marchio della mela o se quest’ultima lavorerà fornire sensori tecnologici ad altre aziende, ma si attendono ulteriori sviluppi rilevanti.
  • Uber avrebbe manifestato la propria intenzione di investire oltre 1 miliardo di dollari sulle self-driving car. Il progetto si fonderebbe su una collaborazione ad ampio raggio, che coinvolgerebbe Toyota, SoftBank e Denso Corporation. Con tali prerogative, l’azienda allargherebbe la propria flotta con vetture autonome di primissima categoria.
  • Amazon, infine, potrebbe investire in collaborazione con Aurora, una startup cinese che già sta lavorando da diverso tempo per la realizzazione di programmi applicati alla guida autonoma. Si parla di una cifra intorno ai 500 milioni di dollari e di tecnologie pronte per vetture appartenenti ai brand Hyundai e Volkswagen.

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