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Pininfarina: storia di una leggenda italiana

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Pininfarina

Pininfarina è un’azienda italiana operante nel settore delle carrozzerie per auto, fondata negli anni ’30 a Torino da Battista Farina (soprannominato, in dialetto piemontese, Pinin per la sua somiglianza con il padre Giuseppino).

Battista Farina detto Pinin
Battista Farina detto Pinin

Nata come una piccola attività artigianale che operava nel settore della carrozzeria su commissione da parte di facoltosi clienti dell’alta società piemontese, in seguito ad alcuni finanziamenti e all’abilità progettuale del fondatore, divenne in breve tempo un’industria di spicco nel settore.

Le tecniche innovative impiegate da Pininfarina hanno sempre puntato su progettazioni ingegneristiche avanzate, impostate anche su principi di aerodinamica, che hanno permesso di carrozzare numerosi veicoli seguendo presupposti all’avanguardia sia tecnici che estetici.

Fino alla seconda guerra mondiale, l’azienda era specializzata nella costruzione artigianale di carrozzerie progettate per ditte famose come Lancia, Alfa Romeo e Fiat.

Fu soltanto nel periodo post-bellico che venne progettata Cisitalia 202, la prima automobile completamente realizzata da Pininfarina, che si guadagnò un posto d’onore presso il museo MOMA di New York.

Cisitalia 202

Cisitalia 202

Da questo momento ha inizio l’ascesa del marchio che, in breve tempo, si trasformò in un’icona conosciuta e apprezzata a livello mondiale, diventando il simbolo di alcune tra le più belle e famose auto di tutti i tempi.

A partire dal 1961 l’azienda passò sotto la guida di Sergio, figlio del fondatore, e designer conosciuto in tutto il mondo, che ha portato avanti la progettazione di auto di altissimo livello, dando inizio anche ad alcune collaborazioni con ditte straniere, come la Peugeot, con cui è ancora in atto una proficua partnership.

Il figlio di Battista, Sergio Farina
Il figlio di Battista, Sergio Farina

Nel decennio successivo, fino agli anni ’70, la primitiva struttura artigianale si trasformò in una vera e propria realtà industriale di alto livello, con la realizzazione di alcuni tra i modelli più famosi, come 124 Sport Spider, Lancia Flavia Coupé, Lancia Flaminia e Alfa Romeo Spider “Duetto”.

Alfa Romeo Spider Duetto
EPei [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Dopo il trasferimento a Grugliasco, presso il nuovo stabilimento di produzione, si concretizzò il forte impegno dell’azienda nello sviluppo aerodinamico e tecnologico che vide dapprima la creazione del Centro di Calcolo e Disegno (CCD), e successivamente la costruzione di galleria del vento prodotta su scala naturale.
Questa struttura fu la prima in Italia ad essere concepita per le autovetture, ed una delle pochissime allora disponibili a livello mondiale.
Presso tale galleria, oltre alle auto, vennero testate innovative soluzioni proposte anche per i caravan, un settore che in quel periodo era in forte sviluppo.

Nel 1978, in seguito alle acquisizioni scientifiche e tecnologiche delle ricerche aerodinamiche di Nardi Caravans, venne progettata la prima roulotte con il frontale inclinato.

In questa fase, grazie alla collaborazione con ditte come la Ferrari e la Lancia, vennero prodotte la storica Ferrari 365 Daytona, la Lancia Beta Montecarlo e la Lancia Gamma Coupé.

Sempre in questo periodo, la Pininfarina in collaborazione con Lancia, si affacciò nel mondo del rally, con produzione di auto sportive per gare in pista.
A questo punto si verificò il grande salto di qualità dell’azienda che, da produttrice delle sole carrozzerie, passò a realizzare intere vetture, come
l’Alfa Romeo 33 e la Campagnola Fiat.

In seguito al sempre maggiore apprezzamento che Pininfarina riscuoteva nel mondo, a cavallo degli anni ’70 ebbero inizio alcuni rapporti di lavoro con aziende estere di fama internazionale, come Jaguar e Honda.

Nel decennio successivo, alla fine degli anni ’80, l’azienda decise di entrare nel mondo finanziario, quotandosi in borsa con proprie azioni; è con questa scelta che il marchio ottiene una visibilità a livello mondiale anche in campo economico.

Dal punto di vista produttivo, in questo periodo incominciarono a uscire dallo stabilimento le prime station wagon Pininfarina, insieme alla acclamata Ferrari Testarossa, un’icona di tutti i tempi, che rimane ancora oggi inimitata.

Ferrari Testarossa
Ferrari Testarossa
emperornie [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons

L’azienda, ormai lanciata sul mercato mondiale, decide di impostare collaborazioni con la Cadillac, la Mitsubishi e la Bentley, a conferma della reputazione di spicco che il marchio si è conquistato a livello internazionale.

Il 7 agosto 2008, in seguito a un incidente stradale, Andrea Pinifarina, amministratore delegato e presidente della ditta, si schianta con il suo scooter e rimane ucciso, cedendo la guida dell’azienda al fratello Paolo.

Alla fine del 2008 l’italo-americano Jason Castriota, designer della carrozzeria Bertone, dà inizio ad una fattiva collaborazione con Pininfarina, realizzando alcuni modelli di grande fama, come la Maserati Birdcage, la Rolls Royce Hyperion e la Ferrari P4/5.

Presso il Salone dell’Automobile di Francoforte venne presentata in anteprima nel luglio 2009 la Ferrari 458 che rappresenta ancora oggi una pietra miliare della storia dell’automobile italiana nel mondo.

Dal 2011 il settore design di Pininfarina passa sotto la guida di Fabio Filippini, che diventa Direttore Generale di un team di oltre cento progettisti e creativi del marchio.

Nel 2012 muore Sergio Pininfarina che è stato capo dell’azienda per oltre cinquant’anni, seguendo l’evoluzione inarrestabile di una tra le industrie automobilistiche più famose a livello mondiale.

Nel 2015, in seguito a problemi economici di grave insolvenza, il marchio Pininfarina viene ceduto al gruppo indiano Mahindra & Mahindra, senza ottenere l’obiettivo del delisting del titolo.
Questa data segna purtroppo la fine di una parte fondamentale della storia automobilistica italiana.

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