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Storia del logo Maserati

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Storia del logo Maserati

Una delle Case produttrici di auto di lusso tra le più famose al mondo: Maserati è un’azienda italiana fondata a Bologna, che oggi ha sede a Modena. Da sempre impegnata nello sport con la sua Squadra Corse, ha un simbolo famoso, il tridente Maserati.

Sicuramente lo avete visto, ma forse, non sapete la sua storia: scopriamola insieme.

La nascita del mito Maserati

A quasi 106 anni dalla sua fondazione, che risale al 1° dicembre 1914, Maserati è ancora un’icona globale: quando i 4 fratelli Alfieri, Ettore, Ernesto e Bindo aprirono le Officine Alfieri Maserati, non si immaginavano certo che il loro impegno e la loro visione avrebbero creato un marchio storico, universalmente riconosciuto come simbolo di eccellenza nel campo dei motori.

Altrettanto noto è il logo della Casa, detta anche Casa del tridente, appunto per questo suo simbolo: ma come è nato?

Il primo marchio è apparso nel 1926, l’anno in cui fu costruita la prima automobile della “Società anonima officine Alfieri Maserati”: ecco quindi la nascita del tridente, simbolo di potenza e regalità, ricreato prendendo spunto dalla statua di Nettuno situata nella fontana di piazza Maggiore, a Bologna.

Questo logo fu designato da Mario Maserati, e suggerito dal marchese Diego de Sterlich, grande amico e sostenitore della scuderia; tutto, nel marchio, richiama Bologna, anche i colori blu e rosso.

L’evoluzione tridente Maserati

Le cose evolvono, e dopo la cessione alla famiglia modenese Orsi (1937) l’azienda si sdoppia in 2 società: da una parte le Officine Alfieri Maserati (auto da corsa) e dall’altra la Fabbrica candele Maserati (candele e batterie).

Ecco perché la sede diventa Modena e nel 1951 il simbolo del tridente viene inserito in un ovale a punta, fino al 1968, anno in cui Maserati viene acquistata dalla francese Citroën.

Nel 1973 l’industria è in liquidazione, fino al 1975, quando viene acquisita dall’argentino Alejandro De Tomaso: ecco che appare un importante restyling del marchio, da parte di Michele Spera che nel 1983 essenzializza il tridente, colorandolo di azzurro.

Due anni dopo si torna al marchio storico, con piccole variazioni ma mantenendo fede al tridente e alla sua struttura, fino al 1993, anno in cui l’azienda diventa parte di Fiat. Ecco perché dopo 2 anni avviene il restyling, da parte di Ubaldo Righi: in questo periodo l’ovale si allunga, così come cambia il logotipo.

Nel 2006, dopo un’azione pubblicitaria internazionale per il rilancio del marchio storico e la produzione di nuove auto, l’agenzia tedesca Seidldesign si occupò della comunicazione, prima di tutto con una modifica del carattere del logotipo (carattere Bembo).

Il tridente resta sempre protagonista, ma con il dente centrale alleggerito, e si sviluppa un doppio marchio: l’ovale, da utilizzarsi nelle comunicazioni istituzionali, e il marchio nero (senza ovale) per stampa e marketing.

Immagine di copertina: The Car Spy / CC BY

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