Curiosità

La storia di Opel Agila

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Opel Agila

Opel Agila è un’auto di fascia bassa prodotta in due serie, entrambe con “cugine” orientali, la Suzuki Wagon R e la Splash, pressoché identiche alla rispettiva versione tedesca, ma meno apprezzate. Ecco la storia della piccola di Casa Opel, oggi fuori produzione.

La nascita della piccola Opel Agila

L’Opel Agila nasce con il nuovo millennio, al termine di quello che era partito come lo studio sulla terza serie della Opel Corsa, poi sorella maggiore della piccola utilitaria.

La Corsa si staccava sempre più dalle vetture di fascia bassa di cui aveva sempre fatto parte, e ciò creava un vuoto nella gamma Opel: per questo i tedeschi pensarono d’inserire un nuovo modello, colmando così questa mancanza.

La scelta, dal punto di vista estetico, ricade sulla cugina dell’Agila, da cui tedeschi presero spunto: parliamo della Suzuki (Casa che collaborava anch’essa con General Motors) e la sua Wagon R+.

Le caratteristiche uniche della Agila

La Suzuki Wagon R era una piccola vettura con un’estetica molto particolare (di tipo mini-MPV) e la sua peculiarità era l’ampio spazio interno, all’epoca praticamente senza concorrenti, almeno in Europa.

Da qui nacque la decisione che anche la nuova piccola Opel avrebbe utilizzato la scocca della cugina orientale; inoltre, sempre per tenere bassi i costi, sarebbe stata prodotta negli stabilimenti Opel di Gliwice (Polonia).

L’Agila era una vettura “snella”, più alta (170 cm) che larga (162 cm), lunga 3,54 metri e con un passo di 2,36: essa viene presentata a metà del 2000 e raccoglie subito il consenso del pubblico.

La piccola tedesca è apprezzata per le sue 5 porte, che la rendono una vettura pratica, e per i motori piccoli ed economici da mantenere (solo benzina): parliamo di un 1.0 cc con 3 cilindri 12 valvole e di un 1.2 4 cilindri 16 valvole.

La trazione è solo anteriore e il cambio è manuale a 5 rapporti, la frizione è monodisco a secco e l’impianto frenante si compone di freni anteriori a disco (autoventilanti) e posteriori a tamburo.

I punti forti della Opel Agila

La Agila convince i suoi potenziali clienti per le notevoli doti di abitabilità, soprattutto in rapporto al corpo vettura compatto, ma anche per l’economia di esercizio e un prezzo concorrenziale: insomma, la piccola tedesca economica è subito un successo.

La cugina Suzuki Wagon R+ invece viene un po’ snobbata, colpevole solo di portare un marchio meno considerato dal pubblico europeo.

All’epoca c’erano anche poche concorrenti, tutte orientali, come la Hyundai Atos e la Honda Jazz; in seguito sarebbe arrivata la Fiat Panda del 2003, la francese Peugeot 1007 e la sudcoreana Kia Picanto.

Una curiosità: come da tradizione, la Opel Agila nel Regno Unito viene commercializzata con il marchio Vauxhall.

L’Agila B e la fine della produzione

Il primo restyling della Opel Agila risale alla fine del 2003 e vede anche l’introduzione della sua prima versione diesel, un CDTI 1.3 litri di origine Fiat da 70 cavalli. In questa occasione i motori benzina passano alla loro seconda generazione e iniziano a montare il collettore di aspirazione a geometria variabile.

La prima serie dell’Agila verrà prodotta fino alla primavera del 2008, anno in cui sarà introdotta la seconda, dal nome Agila B, questa volta costruita sul pianale della Suzuki Splash.

La nuova Agila è molto diversa dalla genitrice: è più lunga di 20 cm, più larga di 6 e più bassa di 11. Esteticamente, la piccola tedesca viene svecchiata e si mostra quindi con un nuovo look più aggressivo, linee meno tese e più dinamiche.

L’Agila B è completamente rinnovata anche sotto la superficie: interni e motori sono nuovi e moderni. Le motorizzazioni infatti hanno sì la stessa cilindrata, ma sono diversi e realizzati in collaborazione con Suzuki:

  • 1.0 cc – da 60 a 65 cavalli
  • 1.2 cc – da 80 a 86 cavalli
  • 1.3 CDTI – da 70 a 75 cavalli

Il tutto è unito a una migliore dotazione di sicurezza, con ABS, EBD, ESP-Plus, controllo di trazione, airbag frontali e laterali, cinture con attacchi Isofix e dispositivo PRS (sganciamento pedaliera in caso di urto frontale).

Nonostante il suo successo, qualche restyling e aggiornamento dei contenuti, la produzione della Agila B cessa definitivamente nel novembre 2014, per essere sostituita dalla nuova Opel Karl.

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