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Targhe estere: obbligo di registrazione al REVE, nuove normative e sanzioni previste

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La circolazione delle auto con targhe estere in Italia finalmente avrà una regolamentazione definita con l’obbligo di registrazione al REVE, il Pubblico registro dei veicoli esteri. Il tutto a partire dal 21 marzo, ovvero quando entreranno di fatto in vigore le modifiche al Codice della Strada. Scopriamo di più in merito.

Targhe estere, le novità

I cittadini stranieri che ottengono la residenza italiana dovranno immatricolare in Italia i veicoli di loro proprietà già immatricolati all’estero entro 3 mesi dall’ottenimento della residenza. Superato questo termine, se l’auto conserva la targa straniera non può più circolare sul territorio italiano.

I cittadini stranieri residenti all’estero, invece, potranno circolare in Italia con veicoli con targa estera per la durata massima di un anno.

Infine, i cittadini residenti in Italia ma non intestatari dei veicoli, locatari, leasing o noleggio, comodatari, per esempio, dovranno portare a bordo del veicolo (oltre al documento di circolazione estero) un documento di data certa, sottoscritto dall’intestatario del veicolo, dal quale risulti a che titolo e per quanto tempo utilizzeranno il veicolo che guidano.

Nuova normativa sulle targhe estere, le esenzioni previste

Non è previsto l’obbligo di registrazione al REVE se la disponibilità del mezzo estero è inferiore a 30 giorni, anche non continuativi, nell’anno solare.

Esentati anche i cittadini residenti nel Comune di Campione d’Italia, enclave italiana in territorio svizzero, il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero (compresi i familiari conviventi); il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari (compresi i familiari conviventi)

Targhe estere, le multe previste per chi viola la nuova normativa

La sanzione per chi viola il Codice della Strada con la targa estera è di 712 euro, fino ad un massimo di 3.558 oltre al sequestro del mezzo, così come stabilito dal nuovo comma 7 bis dell’articolo 93 del Codice della Strada. La nuova normativa coinvolge anche i rimorchi.

In caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, se l’automobilista non ha con sé la documentazione richiesta, la legge impone l’obbligo di registrazione al PRA, indipendentemente dai 30 giorni. In ogni caso scatta la prima multa da 250 euro, con obbligo di portare i documenti al comando di polizia entro 30 giorni.

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