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Tempi e spazi di frenata: come si calcolano tempi e spazi di frenata

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Tempi e spazi di frenata

Lo spazio di frenata (o frenatura) esprime in metri lineari la zona necessaria per arrestare la marcia di un mezzo partendo dal momento di azionamento dell’impianto frenante per giungere alla fermata vera e propria. Ecco come calcolarlo e quali sono i fattori che vi interagiscono.

Come calcolare lo spazio di frenata

Sapere come calcolare lo spazio di frenata è molto importante nella circolazione stradale, soprattutto per evitare incidenti: stabilire la distanza necessaria al veicolo per ridurre la velocità fino a fermarsi è quindi un aspetto che non va mai sottovalutato.

Questo calcolo potrebbe addirittura salvarvi la vita: ricordate infatti la differenza tra spazio di frenata, distanza di sicurezza e spazio di arresto.

Partiamo dallo spazio di frenata di un veicolo, che cambia in base a fattori come la velocità di marcia, la decelerazione, l’aderenza e il coefficiente di attrito correlato, il grado di pendenza della strada, la massa del mezzo, le condizioni di pneumatici e impianto frenante, lo stato psico-fisico e l’abilità del conducente.

Ecco perché è praticamente impossibile stabilire con precisione l’effettiva lunghezza dello spazio di frenata di un veicolo: grazie alla formula dedicata, però, si isolano i parametri secondari basandosi sui più importanti, quali velocità, coefficiente di attrito e decelerazione.

La formula base per calcolare lo spazio di frenata

Per stimare con un buon grado di sicurezza lo spazio di frenatura di un mezzo, si segue questo calcolo: Spazio di frenata = v²/(2a??).

Per capire come applicare la formula: “v” è la velocità, “a” la decelerazione di 9,8 m/s² (coefficiente di accelerazione gravitazionale terrestre) e “µ” il coefficiente di attrito tra pneumatici e asfalto, quest’ultimo influenzato dalle condizioni atmosferiche (0,8 asfalto asciutto, 0,4 bagnato e 0,05 strada ghiacciata).

Un esempio: alla velocità di 50 km/h (tra i limiti più diffusi) servono 12,3 metri di spazio di frenata totale su asfalto asciutto e ruvido, che salgono fino ai 24,6 sul bagnato.

Arresto di emergenza

Non dimenticate che esistono due tipi di frenata, quella normale e l’arresto di emergenza: durante quest’ultima si preme il pedale con molta forza aumentando così la potenza di frenatura riducendone lo spazio.

Per calcolare lo spazio di frenatura di emergenza si applica la seguente formula, presumendo strada asciutta e pneumatici in buono stato: Spazio di frenata di emergenza = ½ x (velocità/10 x velocità/10).

In questo caso, viaggiando a 70 km/h serviranno 24,5 metri di spazio di frenata.

Spazio di arresto e distanza di sicurezza

Riferito alla situazione appena spiegata, lo spazio di arresto include quindi quello di frenatura considerando l’intero processo e includendo tempi di reazione e di risposta di guidatore e dispositivo:

spazio di arresto = spazio di reazione + di frenata di emergenza = v/10 x 3 + ( ½ x (v/10 x v/10))

Dunque, a 70 km/h lo spazio di arresto è di 45,5 metri.

Da questi due fattori nasce la considerazione della distanza di sicurezza, come minimo uguale allo spazio di reazione.

Distanza di sicurezza = v x fattore (luogo) x fattore (condizioni meteorologiche) / 4. Ricordate che per il fattore di luogo si usano 1 per i centri abitati e 2 per la campagna o l’autostrada, mentre per il meteo 1 per strade bagnate, 1,5 per pioggia e 4 per neve.

Sempre guidando a 60 km/h, fuori dai centri abitati e su strada asciutta, la distanza di sicurezza ottimale sarà di circa 35 metri, ovvero come si usa dire “la metà della velocità”.

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