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Aggiornare la carta di circolazione: quando è necessario farlo

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Non tutti forse sanno che esistono casi in cui il libretto dell’auto va necessariamente aggiornato, così da essere sempre a norma di legge: ecco come e quando si deve aggiornare la carta di circolazione.

A cosa serve la carta di circolazione

Prima di tutto è bene ricordare che la carta di circolazione è un documento davvero importante per ogni mezzo: comunemente chiamato “libretto”, è indispensabile proprio per poter circolare, e il conducente deve averlo sempre con sé per poter viaggiare senza incorrere in problemi durante i controlli da parte delle Forze dell’Ordine.

La carta di circolazione è dunque un documento rilasciato direttamente dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) che riporta tutte le caratteristiche tecniche del veicolo a cui si lega: oggi, dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 98/2017 dal 1° gennaio 2020, è ormai noto che sarà progressivamente sostituita dal Documento Unico di Circolazione e di proprietà (DU), che vi accorpa anche il Certificato di Proprietà, cartaceo o digitale.

Detto ciò, è importante ricordare che vi sono dati e informazioni che riguardano sia il proprietario che il veicolo come, ad esempio, la località di residenza oppure l’installazione del gancio traino: quando questi dati cambiano, la trascrizione va effettuata direttamente sul libretto di circolazione. Ecco come fare.

L’aggiornamento della Carta di Circolazione o DU

Come anticipato, l’aggiornamento della carta di circolazione è importante sia per modifiche ai dati del proprietario, che per variazioni nelle caratteristiche tecniche del veicolo, come prescritto dagli articoli 75 e 78 del CdS che includono anche la “visita e prova” presso la Motorizzazione competente, in base alla sede dell’officina che ha effettuato i lavori.

È dunque importante sapere come seguire la procedura specifica per fare questo tipo di aggiornamento del libretto: la trafila inizia prima dei lavori con la richiesta del nullaosta al costruttore (se necessario), accompagnata dalla relazione tecnica scritta da una figura abilitata (tecnico o ingegnere con determinati requisiti professionali) che attesti la possibilità di esecuzione della modifica.

Solo a questo punto potete recarvi in Motorizzazione per la visita e prova, che in caso di esito favorevole permette l’emissione di una nuova carta di circolazione comprensiva dei dati cambiati o integrati: questa domanda va accompagnata da un versamento di 25 euro sul conto corrente postale 9001, uno di 32 euro sul c/c 4028 e l’ultimo di 12,50 euro sul c/c 551002.

Oltre ai suddetti cambiamenti strutturali all’auto ci sono poi altri 2 motivi per cui è necessario aggiornare la Carta di Circolazione, cioè il passaggio di proprietà e il cambio di residenza: nel primo caso se ne occupa direttamente l’agenzia oppure la motorizzazione, mentre nel secondo una volta fatta richiesta al Comune di solito arriva il nuovo tagliandino da applicare sul documento, oppure viene ristampata la Carta di Circolazione aggiornata.

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