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Auto fantasma: cosa sono e quali problemi creano

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Auto fantasma cosa sono e cosa servono

Cosa sono le auto fantasma? La ghost car è una vettura intestata a prestanome. Si tratta di veicoli giuridicamente attribuiti a cittadini (siano essi italiani o stranieri) da parte di persone o società che eseguono regolarmente il passaggio di proprietà. Queste sono vetture che non pagano né il bollo (obbligo imposto dalla legge), né le multe, e nemmeno i pedaggi o le assicurazioni. Per commettere questo genere di illecito è sufficiente che l’auto sia in circolazione, senza dover necessariamente essere messa in movimento (si può essere oggetto di sanzioni per guida in mancanza di assicurazione anche se l’auto è semplicemente parcheggiata).

Auto fantasma: i rischi di questo fenomeno

Quali sono i rischi che portano le auto fantasma? Il problema alla radice sta nel fatto che queste macchine infrangono ogni tipo di regola o norma del codice stradale e nella maggior parte dei casi sono strumento e mezzo della criminalità organizzata che si serve di questi veicoli per compiere illeciti e atti vandalici (rapine, omicidi). Un prestanome viene pagato per farsi intestare la vettura, e successivamente viene fatto il passaggio di proprietà dell’auto. Secondo quando affermato dalle Forze dell’Ordine, le macchine fantasma in Italia sono più di 40 mila e sono intestate a circa 300 prestanome. A queste stime corrisponde un danno economico di più di 100 milioni di euro l’anno a causa delle cifre che non vengono pagate da queste ghost car, tra assicurazioni, multe e quant’altro.

Auto fantasma: come limitarne i danni

Ad oggi, contrastare questo fenomeno delle auto fantasma è molto difficile, non è stata ancora attuata a pieno la legge del 2010 che non è altro che una modifica dell’articolo 94 del codice della strada. L’unica soluzione per porre fine a questo sistema criminale sarebbe quello di identificare quali siano i prestanome e impedire loro di intestare altre auto ad altri prestanome.

Nonostante i numerosi tentativi da parte delle Forze dell’Ordine, è molto difficile intervenire con efficacia anche perché non esistono ancora i decreti che consentono di fare uso di videocamere (ad esempio autovelox) per poter individuare le targhe e ricercare queste nel database della Motorizzazione civile e dell’A.N.I.A (associazione nazionale delle imprese assicuratrici). Spesso accade oltretutto che queste auto siano protagoniste non solo di irregolarità (mancanza di pagamento di assicurazioni, di multe, di pedaggio al casello) ma anche di sinistri stradali come incidenti che in alcuni casi provocano anche la morte di innocenti. Nelle situazioni in cui il guidatore non fugge via, è possibile richiedere il risarcimento, nonostante i lunghissimi tempi di attesa richiesti dalla burocrazia. Colui che fa questo genere di richiesta non deve però rivolgersi alla propria assicurazione ma deve contattare il Fondo Vittime della Strada che si occupa di questo genere di situazioni e disagi, soprattutto nei casi in cui il proprietario del veicolo non ha i fondi sufficienti a rispondere con il proprio patrimonio all’infrazione commessa.

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