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Chi sono gli ausiliari del traffico

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ausiliari del traffico chi sono

Tutti noi temiamo almeno parzialmente gli ausiliari del traffico, ossia coloro i quali sono visti spesso come dei vigili ma che in realtà non lo sono (e capiremo il motivo). Danno multe alle auto in divieto di sosta oppure controllano i tagliandi dei pagamenti a tempo o il disco orario. Il cittadino è portato a inveire contro queste persone che stanno semplicemente svolgendo il loro impiego. Forse è proprio questo il punto: non si conoscono bene il loro compiti. Se volete conoscere tutto sugli ausiliari del traffico, ve lo spieghiamo noi.

Chi sono?

Gli ausiliari del traffico sono delle persone che rivestono un ruolo coadiuvante alla Polizia Municipale, secondo una legge del 1997 (chiamata Legge Bassanini), che ne spiega i requisiti e illustra i poteri a loro conferiti.
La legge di riferimento è la numero 127 del 1997 ed esprime come sia facoltà dei Comuni avvalersi di figure ausiliarie per le operazioni di accertamento e controllo delle soste, inquadrandole come dipendenti comunali oppure appoggiandosi al personale operativo delle aziende alle quali viene affidata la gestione dei parcheggi all’interno del territorio di competenza. In alternativa è possibile scritturare anche dipendenti delle aziende concessionarie dei trasporti pubblici.

E’ il sindaco del paese che nomina gli ausiliari del traffico, ma non può impartire loro i compiti, poiché questi sono stabiliti già dalla normativa di legge. Inoltre l’ausiliario è stipendiato dal comune direttamente oppure dalla società per la quale opera. In questo caso i compensi potranno essere differenti. Mediamente, se assunto dal comune, lo stipendio lordo di un ausiliario si aggira intorno a 19-20 mila euro annui. Dipendendo invece da altre società la sua retribuzione viene quantificata in modo diverso, secondo la regola di una certa tariffa oraria.

Una annosa questione che è diffusa tra i cittadini riguarda il ruolo degli ausiliari del traffico: sono a tutti gli effetti dei pubblici ufficiali oppure semplici cittadini come tutti a cui viene però conferito un potere in più? La risposta è positiva a favore della prima interpretazione: la figura dell’ausiliario del traffico riveste nella sua totalità il ruolo di pubblico ufficiale nel momento in cui sta espletando la sua funzione e la sua mansione per la quale è stato incaricato. A chiarirlo è stata la Corte di Cassazione con una sentenza del maggio 2018.

Per diventare ausiliario del traffico è necessario possedere determinati requisiti, primo fra tutti l’aspetto morale e la conoscenza del concetto di imparzialità. Inoltre è obbligatorio essere liberi da vincoli penali pendenti, avere un titolo di studio delle scuole dell’obbligo, cittadinanza italiana, essere maggiorenni. Esistono corsi di formazione che possono essere tenuti dagli agenti della Polizia Municipale oppure possono essere affidati a strutture esterne specializzate.

Cosa fanno gli ausiliari del traffico

Il raggio d’azione degli ausiliari del traffico è limitato al territorio comunale per il quale sono stati incaricati e limitatamente alle aree di competenza. La normativa è chiara sulle funzioni dell’ausiliario del traffico: controllare le soste e accertare le violazioni, agendo in modo preventivo. Ecco perchè vengono indicati compiti di prevenzione e accertamento delle violazioni in ambito sosta di veicoli.
Infatti da loro si generano avvisi di accertamento per il successivo verbale di contestazione.

Sul tipo di sanzioni che possono comminare gli ausiliari c’è molta confusione e il legislatore, se da un lato è stato chiaro, dall’altro ha lasciato libertà di interpretazione. Gli ausiliari hanno il potere di redigere il tagliando di accertamento, ossia quel foglietto che viene messo solitamente sul parabrezza sotto al tergicristallo. Quello che però conta, ai fini del pagamento e della conta dei giorni per poter fare ricorso eventuale, è il verbale, che è il vero e proprio unico documento ufficiale valido che attesta e certifica la multa.
L’avviso di accertamento è interpretabile come un avviso preventivo e vi indica che avete commesso un’infrazione, la quale è stata verificata e accertata e che darà origine ad un verbale che ne attesterà la sanzione pecuniaria.

Ciò significa da un lato che in caso di ricorso quello che dovrete impugnare sarà il verbale, dall’altro che il foglietto che trovate sulla vostra auto, messo dall’ausiliario, viene comunque interpretato come un atto ufficiale (emesso da un pubblico ufficiale), anche se non ha alcuna valenza in sede di dibattimento.
Il tagliando di accertamento può essere annullato solamente in caso di palese errore di sostanza dimostrabile.
La richiesta degli ausiliari del traffico al cittadino di mostrare un documento e la patente è legittima e il soggetto interessato è tenuto a fornire quanto chiesto dal pubblico ufficiale.

Quali multe possono dare gli ausiliari del traffico

Chiariamo ora le tipologie di sanzioni che sono comminabili dagli ausiliari del traffico in seguito alle seguenti infrazioni.
Mancato o ritardato pagamento della sosta: le cosiddette aree blu a pagamento richiedono il pagamento del ticket di parcheggio. Qualora ciò non avvenisse o fosse solo in maniera parziale, l’ausiliario del traffico è tenuto a emettere l’avviso di accertamento.

Parcheggio in seconda fila: è sanzionabile dall’ausiliario del traffico l’infrazione solo se commessa in prossimità dei parcheggi a pagamento con striscia blu
Circolazione nelle corsie preferenziali o riservate: questo tipo di sanzione è molto particolare perchè è concessa solamente se l’ausiliario del traffico in questione è dipendente dell’azienda di trasporti che fornisce il servizio. In questo caso si parla solo di trasporto pubblico.

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