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Declassare la patente: come e perché farlo

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declassare patente auto

Una patente di guida può essere cambiata con un’altra di categoria differente perché l’età del titolare non gli consente più di rinnovarla, per una scelta specifica dell’avente diritto o per decisione della Commissione medica locale. In ogni caso è una prospettiva concessa dal Codice della Strada, e vediamo come e perché farlo.

Declassare la patente

Declassare significa sostituire la propria licenza di guida con un’altra appartenente a una categoria diversa. Le motivazioni alla base di questa scelta possono portare al declassamento di una patente, che viene chiamato anche riclassificazione, sono varie, potendo consistere ad esempio nella rinuncia a una patente superiore (patenti C/CE o D/DE), nel raggiungimento dei limiti di età per le patenti D e DE o nel passaggio da una patente normale a una speciale o viceversa.

Chi può farlo

possono portare avanti questa procedura lo fanno a seguito dell’accertamento dei requisiti psico-fisici necessari per l’idoneità alla guida dei veicoli a motore. Una volta accertato questo punto, il declassamento consiste nel rilascio di un duplicato della patente già posseduta con l’indicazione della nuova categoria. Di solito, il declassamento della patente non viene mai richiesto da solo ma in occasione del rinnovo del permesso di guida. Nel caso di una patente di categoria C o CE, in entrambe le ipotesi, la riclassificazione può essere richiesta facoltativamente dal titolare dopo il compimento del sessantacinquesimo anno di età.

I documenti richiesti

Di seguito vi elenchiamo tutti i documenti richiesti per questa procedura

  • domanda redatta su apposito modulo TT 2112, fornito dagli uffici della Motorizzazione civile o presso le autoscuole;
  • attestazione di versamento del bollettino di 10,20 euro sul c/c n. 9001 in distribuzione presso gli uffici della Motorizzazione civile e gli uffici postali. Detti bollettini pagati presso gli uffici postali e finalizzati alla richiesta di operazioni di motorizzazione, hanno validità soltanto nel mese in cui avviene il pagamento e nei tre mesi successivi;
  • attestazione di versamento del bollettino di 32,00 euro sul c/c n. 4028 in distribuzione presso gli uffici della Motorizzazione civile e presso gli uffici postali;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza, redatta su apposito modello oppure una fotocopia integrale del documento di identità in corso di validità riportante la residenza attuale del richiedente o anche la sottoscrizione del modello TT 2112;
  • una fotocopia completa della patente (fronte e retro) oltre all’originale in visione;
  • una fotocopia del codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate oppure del tesserino sanitario attestante il suddetto codice fiscale;
  • due fotografie formato tessera (non stampate su carta termica, cioè dal computer) di cui una autenticata dal Comune, dallo sportello Motorizzazione o dal medico che ha rilasciato il certificato medico, se richiesto;
  • il certificato medico in bollo con data non anteriore a tre mesi, rilasciato da un ufficiale sanitario e la sua fotocopia. Il certificato medico è obbligatorio solo nei seguenti casi di: patente scaduta; patente che scade entro 6 mesi; riclassificazione della patente a seguito di visita medica.

I documenti per la riclassificazione patente possono essere presentati di persona o da un soggetto delegato. In quest’ultima ipotesi, servono:

  • una delega in carta semplice firmata dal titolare della domanda;
  • il documento di identità in originale del delegato;
  • la fotocopia del documento di identità del titolare della domanda.

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