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Fari proiettori auto: normativa sui dispositivi di illuminazione

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Fari proiettori auto

Avere le luci dell’auto a norma e perfettamente funzionanti non basta, dovete infatti anche saperle usare, pena il rischio di incidenti e sanzioni. Ecco perché in questo articolo vi spieghiamo la normativa sui dispositivi di illuminazione.

La normativa sulle luci dei mezzi a motore

I fari sono una dotazione essenziale per i tutti i mezzi motorizzati, specialmente per le auto; oltre a essere obbligatori per legge, se usati nel modo giusto aumentano la sicurezza stradale di ogni utente della strada. I cosiddetti fanali sono dunque indispensabili per segnalare la presenza del mezzo in marcia, frenate o cambi di direzione, oltre che ovviamente per vederci bene anche in caso di maltempo.

La legge è chiara, e prima di tutto prescrive che ogni mezzo motorizzato debba essere dotato di luci di posizione e anabbaglianti, entrambe di colore bianco (caldo o freddo), nella parte anteriore: le prime servono per permettere a qualsiasi utente della strada di individuare più facilmente la distanza dei veicoli, mentre le seconde sono indispensabili per illuminare il più possibile la sede stradale, senza però abbagliare gli altri. Devono esserci anche dei catadiottri, dispositivi a luce riflessa che rendono individuabile ogni mezzo pur in condizioni di mancata illuminazione diretta.

A questi due dispositivi d’illuminazione obbligatori anteriori si aggiungono le luci abbaglianti, sempre bianche e molto utili per illuminare la strada a grande distanza: i “proiettori di profondità” (comma 1 art. 153) si usano fuori dai centri abitati se manca oppure è insufficiente la luce esterna, e si tolgono prima dell’incrocio con un altro veicolo. A completare il tutto ci sono anche gli indicatori di direzione, di colore arancio, e i 2 proiettori fendinebbia posizionati in basso per illuminare in situazioni di scarsa visibilità, che però sono facoltativi.

Oltre alle luci anteriori, la legge prevede che siano presenti delle sorgenti luminose anche nella parte posteriore del veicolo: qui trovate i fari di posizione, stop e retronebbia, tutti di colore rosso, con la luce bianca della targa che deve renderla visibile ad almeno 20 m di distanza. Completano la dotazione 2 catadiottri.

Le tipologie dei fari auto

Al di fuori dell’obbligo previsto dal CdS, è importante sapere che i fanali di un’auto sono catalogabili anche in base alla simmetria di proiezione del raggio luminoso, che può essere simmetrico, asimmetrico o adattivo.

Quest’ultima tipologia rappresenta la soluzione di illuminazione stradale più moderna, grazie alla modulazione della proiezione del raggio di luce rispetto a un elemento esterno come un altro mezzo oppure alla morfologia del tratto di strada, con adattamento immediato all’andamento delle curve.

I tipi di tecnologia usati per produrre il fascio di luce sono varie, tra fari alogeni o allo iodio (più datati) e a LED (anche diurni) o xeno. Inoltre i proiettori sono classificabili in base al sistema di proiezione adottato tra paraboloidi (vecchia generazione), a superfici complesse e super poliellissoidale.

Ovviamente per ottenere l’omologazione i proiettori luminosi devono rispettare le disposizioni tecniche previste per legge.

Quando si accendono i fari

Per essere in regola con la legge ricordatevi che non basta avere le luci, ma bisogna saperle usare. Non dimenticate che sulle strade extraurbane (secondarie e principali) e sulle autostrade è obbligatorio utilizzare i fari anche di giorno: a regolarne l’obbligo di utilizzo è il comma 1 dell’art. 153 del Codice della Strada.

Non tutti sanno poi che esiste l’obbligo di accendere i fari di giorno nel caso di trasporto feriti, nelle gallerie e se c’è scarsa visibilità per maltempo o fumo: in questi frangenti, senza vedere a più di 50 m diventa obbligatorio usare anche i retronebbia.

Attenzione: i conducenti di ciclomotori e motocicli sono sempre obbligati ad accendere le luci anche di giorno.

Manutenzione dei fari e revisione

Ora che avete visto la normativa sull’uso dei fari vi ricordiamo che anch’essi necessitano di un’accurata manutenzione: l’usura e la lunga esposizione agli agenti atmosferici possono infatti rovinarne la superficie, pregiudicando di conseguenza la capacità d’illuminazione.

Tutto ciò può avere ripercussioni sulla sicurezza stradale, dunque prestate sempre attenzione allo stato di conservazione dei gruppi ottici e provvedete a ripristinarli in caso di deterioramento.

Ovviamente, assicuratevi sempre che siano funzionanti, perché in caso contrario oltre a non passare la revisione rischiate una multa: guidare con i fari spenti può infatti costarvi da un minimo di 41 euro a un massimo di 168, oltre alla decurtazione di 2 punti sulla patente.

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