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Radiazione auto per esportazione: come fare

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radiazione per esportazione auto

Esportare un’auto all’estero è un’operazione legalmente possibile, ma è importante radiare il veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA): vediamo insieme quali sono i passaggi da effettuare.

Cosa s’intende per radiazione di un’auto

Un veicolo radiato è un automezzo che non è più presente nell’archivio del PRA e come tale non è più abilitato a circolare sulle strade pubbliche e le autostrade; tale veicolo deve essere demolito oppure esportato all’estero, dove verrà nuovamente immatricolato. In alternativa, il mezzo in questione può essere utilizzato come vettura da corsa in circuiti privati, ma anche in questo caso è necessario fare un’esplicita richiesta.

Se intendete esportare la vostra auto all’estero dovete pertanto rispettare i seguenti passaggi:

  • completare il trasferimento del mezzo nella nazione in cui volete esportarlo;
  • immatricolare l’auto nel paese di destinazione e dotarlo delle nuove targhe straniere;
  • richiedere la radiazione del veicolo presso il PRA in Italia.

Come avrete potuto notare, le operazioni sono abbastanza semplici, ma è necessario che teniate presenti anche i seguenti aspetti:

  • potete richiedere la radiazione dell’auto anche prima della sua nuova immatricolazione all’estero, ma solo se presentate l’idonea documentazione che attesta l’avvenuto trasporto del mezzo;
  • avete il dovere di verificare l’eventuale presenza sul veicolo di un fermo amministrativo, di un’ipoteca, di un sequestro o di un pignoramento. In tal caso, dovete allegare la documentazione necessaria per svincolare il bene in questione, sempre che ciò sia possibile. Se non avete informazioni sufficienti al proposito potete richiedere una visura del mezzo, documento scaricabile anche online spendendo una cifra relativamente modesta.

Come richiedere la radiazione auto per esportazione

La radiazione di un veicolo si ottiene presentando la documentazione idonea a quanto previsto dall’apposita legislazione: dovete presentarvi nella sede ACI della vostra città in possesso del seguente materiale:

  • Certificato di Proprietà dell’auto da radiare;
  • Copia della Carta di Circolazione del paese di destinazione. In alternativa, potete presentare l’attestato di nuova immatricolazione estera;
  • Nel caso abbiate già trasferito il mezzo ma non avete ancora provveduto alla reimmatricolazione, siete tenuti ad allegare anche le targhe e la carta di circolazione italiana;
  • Infine, se non siete i diretti intestatari dell’auto ma agite in qualità di soggetti “aventi diritto” (un esempio ne sono gli eredi e gli aggiudicatari di un’asta giudiziaria), dovete allegare un documento comprovante la vostra effettiva potestà sul veicolo;
  • I cittadini italiani che sono residenti all’estero possono richiedere la radiazione auto per esportazione presso il Consolato.

I costi da affrontare per la radiazione auto per esportazione

Il costo totale dell’intera procedura varia dai 57 euro e 50 centesimi ai 73 euro e 50 centesimi, con l’esclusione del servizio di intermediazione se vi rivolgete a un consulente privato; in quest’ultimo caso le cifre variano a seconda del professionista, che agisce in regime di libero mercato.

Nel dettaglio, le spesa è comprensiva delle seguenti voci separate:

  • emolumenti ACI: 13 euro e 50 centesimi;
  • imposta di bollo: 32 euro se avete il Certificato di Proprietà, 48 euro se ne siete sprovvisti (in tal caso dovete presentare il modello sostitutivo NP3C);
  • diritti DT (Motorizzazione Civile): 10 euro e 20 centesimi, al quale vanno aggiunti 1 euro e 80 centesimi per le spese postali.

Perché richiedere la radiazione auto per esportazione

Nessuno di voi è obbligato a radiare il proprio veicolo e in tal caso non commettereste alcun genere di reato; richiedere la radiazione di un veicolo che non utilizzate o avete la necessità di trasferire all’estero è decisamente conveniente. Infatti, un veicolo radiato non è soggetto all’applicazione della tassa di possesso (il bollo) e non grava sulla dichiarazione dei redditi.

Inoltre, dal momento che trasferite l’assicurazione di tale mezzo su un altro veicolo in vostro possesso (supponiamo l’auto nuova), la radiazione diventa fondamentale per mantenere il bonus-malus raggiunto dalla vostra polizza, che altrimenti perdereste completamente; questa legge (Bersani 2007) era stata formulata per evitare l’abbandono di rottami con il fine di non pagare la demolizione.

Nello specifico, avete 60 giorni di tempo per trasferire l’assicurazione a voi intestata dall’auto vecchia a quella nuova e provvedere con la radiazione; tale periodo si ferma se lasciate il veicolo in conto vendita presso un rivenditore autorizzato.

Se volete procedere in autonomia e avete la certezza di superare il periodo di 60 giorni, diventa per voi conveniente stipulare una nuova polizza temporanea per la vecchia auto, oppure sospendere il vecchio contratto e agganciare ad esso una nuova polizza, che in tal caso manterrebbe la classe di merito raggiunta.

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