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Il rinvio degli aumenti Autostrade 2020

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Il rinvio degli aumenti Autostrade 2020

L’aumento delle tariffe autostradali in Italia, atteso come sempre con l’inizio del nuovo anno, questa volta è rinviato. Scopriamo perché, quando scatterà e i dubbi sulle concessioni.

Aspi e il Ministero infrastrutture e trasporti

L’aumento delle tariffe autostradali 2020, legato principalmente all’aggiornamento dei piani economici-finanziari e già previsto dal Decreto Milleproroghe, slitta al 30 giugno 2020 e riguarda le principali tratte autostradali, da Autostrade per l’Italia alla Strada dei parchi (Roma-Teramo).

Il comunicato che si legge direttamente sul sito della società Aspi dice: “Autostrade per l’Italia, dando riscontro alla richiesta avanzata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha comunicato al MIT di prorogare ulteriormente la sospensione su base volontaria dell’incremento tariffario già approvato relativo all’anno 2019″.

Il ministero per le Infrastrutture e dei Trasporti ha incontrato Aspi, e da questo meeting è emerso l’impegno da parte della Società Autostradale di valutare soluzioni di agevolazione tariffaria all’utenza come “parziale compensazione dei disagi dovuti ai maggiori tempi di percorrenza”, con un occhio di riguardo ai profili di criticità della rete (Liguria, Marche e Abruzzo).

I 4 aumenti autostradali a gennaio 2020

Il rinvio dell’adeguamento, che riguarda il 95% della rete, non è per tutti: a Milano infatti aumentano Bre.Be.Mi. (+3,79%) e Pedemontana (+0,80%), e non sono le sole.

Gli altri 2 gestori autostradali che dal 1° gennaio 2020 hanno aumentato i pedaggi sono CAV (A4 Padova – Venezia e Passante di Mestre, A57 Tangenziale Mestre ovest) +1,20% e Autovia Padana (A21 Piacenza – Brescia) +4,88%.

C’è però una (magra) consolazione: queste 4 concessionarie prevedono vari sconti per gli utenti abituali, come ad esempio BreBreMi che ha rinnovato fino al 31 dicembre 2020 il 20% di riduzione dei pedaggi con Telepass e per i pendolari.

I nuovi costi delle Autostrade 2020

Se normalmente il 1° gennaio di ogni anno coincide con l’aumento delle tariffe autostradali, l’avvio 2020 è stato una novità con la sospensione dei rincari.

Ma altre novità riguarderanno il nuovo sistema tariffario, basato su un calcolo diverso di efficienza delle prestazioni, che potrebbe anche comportare una diminuzione dei pedaggi (per alcune tratte).

I dubbi sulle concessioni e l’Anas

Sempre nel Decreto Milleproroghe è inclusa un’altra novità che riguarda le concessioni autostradali: il confronto in Consiglio dei ministri è acceso, soprattutto la norma che prevede la gestione di Anas in caso di revoca, decadenza o risoluzione di concessioni di strade o autostrade fino alla gara per un nuovo gestore.

La risposta di Autostrade: “La società sta valutando ogni iniziativa volta a tutelare i diritti della stessa in termini di legittimità costituzionale e comunitaria delle disposizioni normative in merito ai principi di affidamento, di libertà di stabilimento e di concorrenza, di proporzionalità e di ragionevolezza – si legge nel comunicato – Tali disposizioni sarebbero peraltro approvate in un decreto legge in assenza dei necessari requisiti di estrema urgenza e necessità”.

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