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Tamponamento di un’auto parcheggiata: cosa dice la legge

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Tamponamento auto parcheggiata cosa dice legge

Un classico caso molto fastidioso e problematico della normale circolazione stradale è quello in cui avviene un tamponamento di un’auto parcheggiata e l’autore del gesto scappa senza lasciare traccia. Cosa fare quando si cade vittima di questo tipo di incidente? Ecco i nostri consigli.

Tamponamento di un’auto parcheggiata: i casi più comuni

Come ottenere un risarcimento senza essere riusciti a segnarvi la targa di chi ha urtato la vostra macchina parcheggiata ed è scappato? Si tratta certamente di un episodio tanto fastidioso quanto frequente in cui è bene sapere cosa fare, ma andiamo con ordine e scopriamo i casi di tamponamento con auto parcheggiata più diffusi.

Nel caso venga urtata una vettura parcheggiata male che costituisce un pericolo o un intralcio per la normale circolazione, è necessario annotarne gli estremi (targa, modello), effettuare una visura al PRA per verificare proprietario e assicurazione e, in ultimo, scrivere a quest’ultima per chiedere e ottenere il risarcimento dei danni.

In questo caso potrebbe tornare utile contattare i vigili urbani per elevare anche una multa al responsabile, di modo che sia presente anche un verbale (atto pubblico) che funzioni come prova nei confronti dell’assicurazione, agevolando la pratica.

E se invece è stata tamponata un’auto correttamente parcheggiata e il responsabile è scappato senza lasciare traccia? Ecco cosa fare in questi casi.

Come richiedere il risarcimento al Fondo Vittime della Strada

Quando un’auto provoca un incidente e resta non identificata, il soggetto danneggiato ha diritto alla richiesta di risarcimento al Fondo di Garanzia Vittime della Strada, gestito da Consap.

Un aspetto di cui si deve tenere conto, invece, è la franchigia di 500 euro: in pratica su un danno da 700 euro ne otterrete solo 200, mentre su uno da 300 nulla. In questo caso, per il risarcimento, solo per danni ai mezzi, non serve una denuncia alla Polizia o ai Carabinieri.

Ricordate inoltre che al proprietario dell’auto danneggiata spetta anche la dimostrazione di non essere stato in grado di annotare il numero della targa del responsabile, che il parcheggio fosse conforme alla segnaletica stradale e la dimostrazione dell’entità del danno attraverso un preventivo di un’officina meccanica, ovviamente corredato dalla specifica documentazione fotografica.

Tamponamento dell’auto parcheggiata, quando arriva il risarcimento

Con le prove elencate nel paragrafo precedente, il titolare dell’auto danneggiata dovrà poi inviare una Raccomandata A/R, oppure una PEC (Posta Elettronica Certificata), direttamente al Fondo di Garanzia, che a sua volta avvierà la pratica di risarcimento: ricordate sempre di indicare ora e luogo in cui si è verificato l’impatto (almeno un orario approssimativo).

A questo punto verrà nominata un’assicurazione di appoggio per l’istituzione della pratica che vi contatterà, nominerà un perito per la valutazione dei danni e proporrà un risarcimento che potrete accettare o meno

In conclusione, vi ricordiamo che in caso di danneggiamento di un altro mezzo è sempre consigliabile affrontare la situazione e accordarsi con il proprietario per il risarcimento del danno, senza cercare di “farla franca”.

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