Le 5 città più trafficate d’Italia

L’Italia è un paese che può rivelarsi molto complicato se siete in possesso di un’automobile e dovete condurla tra le varie strade. Infatti, diverse città possono nascondere sorprese molto negative per la vostra vettura.

Nelle righe seguenti, vi mostriamo quali sono le cinque città più trafficate d’Italia. Stiamo parlando di cinque località nelle quali rischiate di perdere un tempo aggiuntivo rispetto a quello richiesto davvero preoccupante. Vi possiamo innanzitutto dire che nel 2017 il poco onorevole titolo era stato attribuito a Palermo, capoluogo della Sicilia. La situazione è cambiata e la città che nel 2019 occupa il primo posto in questa classifica non lusinghiera è un’altra, ma comunque dovete stare attenti a non restare bloccati nel traffico.

1. Roma

Al primo posto della triste graduatoria riservata alle cinque città più trafficate d’Italia c’è proprio la capitale Roma. Secondo quanto viene decretato dallo studio TomTom Traffic Index, effettuato dall’omonima società olandese conosciuta soprattutto per il suo storico navigatore, qui il traffico in città e fuori città risulta davvero preoccupante. Sono oltre 150 mila le automobili che circolano ogni giorno solo sul Grande Raccordo Anulare, così come via Tiburtina può farvi arrivare a destinazione in un periodo di tempo di circa tre volte e mezzo superiore rispetto alla norma. Buona parte della metropoli laziale è soggetta ad una vera e propria paralisi. Piuttosto che con le automobili, vi suggeriamo di muovervi con i mezzi pubblici locali, anche se aggirerete il problema solo in parte.

2. Palermo

Non è più al primo posto tra le cinque città più trafficate d’Italia, ma Palermo resta un luogo nel quale non vi consigliamo di mettervi a bordo della vostra auto. In questo caso, rischiate di perdere fino ad un massimo del 35% dal punto di vista temporale tra code e rallentamenti di ogni genere. Il capoluogo siciliano continua ad essere altamente sconsigliato se siete appassionati dell’auto e proprio non potete farne a meno, anche se la situazione appare leggermente migliorata rispetto alla precedente rilevazione del 2017. Ad ogni modo, la Sicilia intera continua a denotare una certa difficoltà in tale contesto.

3. Messina

Il rapporto difficile tra la Sicilia e il traffico automobilistico viene dimostrato anche dalla situazione di Messina, che in classica viene posta direttamente sotto il capoluogo Palermo dagli esperti di TomTom Traffic Index. In questo caso, l’indice relativo alla perdita di tempo su base quotidiana è pari al 32%. Tali dati possono davvero preoccuparvi se risiedete da quelle parti. E i problemi per l’isola più grande d’Italia non terminano qui, dato che Catania occupa il settimo posto e la sua Tangenziale viene considerata come la strada più trafficata dell’intera Sicilia, oltre che una delle più congestionate a livello nazionale.

4. Genova

La cosiddetta città Superba ha vissuto a sua volta un anno molto complicato dal punto di vista automobilistico. Il suo peggioramento è davvero terribile, anche se causato in buona parte dal rovinoso crollo del Ponte Morandi. Quest’ultimo non solo ha fatto riscontrare un bilancio di 43 morti, 11 feriti e oltre 500 sfollati, ma ha generato un impatto sulla viabilità genovese e ligure davvero preoccupante. Durante il periodo peggiore, i conducenti hanno dovuto avere a che fare con code di diversi chilometri e varie ore di traffico pressoché totale.

5. Napoli

Concludiamo la nostra breve rassegna focalizzata sulle cinque città più trafficate d’Italia con il capoluogo della Campania. Tuttavia, tra le città inserite in graduatoria, Napoli è stata l’unica a far riscontare un piccolo miglioramento, pari all’1%, della viabilità generale. Per quanto riguarda le strade a scorrimento veloce, la Tangenziale locale diventa davvero difficile da percorrere in corrispondenza di determinate uscite, tra le quali spicca quella all’altezza di Corso Malta. Dal punto di vista urbano, la zona nei pressi del mare tra via Marina e via Caracciolo è davvero da evitare, con un traffico interminabile e il rischio di restare bloccati in strada per diverso tempo.