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Cinture di sicurezza per tutti: la responsabilità è del conducente

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Cinture di sicurezza per tutti la responsabilità del conducente

Quando si pensa alla propria infanzia vengono in mente viaggi senza cintura, magari con la testa fuori dalla cappotta della Fiat 500, ora il traffico è diverso e l’incidente è sempre dietro l’angolo. Proprio per questo le cinture di sicurezza sono importantissime per tutti e il non utilizzo può portare a salate sanzioni al conducente.

Quando i passeggeri non vogliono mettere la cintura di sicurezza

Quante volte vi sarà successo che in auto un vostro passeggero non volesse mettere le cinture di sicurezza ritenendole scomode oppure per il timore che sporcassero l’abito bianco? Sicuramente più di una volta dicendo che la destinazione era vicina oppure rassicurandovi sul fatto che si sarebbe tenuto stretto. Magari per il timore di perdere l’amico litigando con lui, vi siete arresi e non l’ha messa.

Per la legge avete commesso un reato perché chi guida la macchina ha il dovere di obbligare i passeggeri a usare le cinture.

Il conducente ha infatti la responsabilità di ogni eventuale danno che il passeggero possa procurarsi durante il viaggio (ordinanza Corte di Cassazione sezione III Civile, 25 giugno 2018 – 30 gennaio 2019, n. 2531).

Addirittura se i vostri compagni di viaggio non ne vogliono proprio sapere delle cinture voi non solo avete il diritto, avete il dovere di farli scendere e se non lo volessero fare dovete spegnere il motore e aspettare un eventuale loro cambio di idea.

La sicurezza vale per tutti

Sarà successo anche a voi di mettere istintivamente una mano davanti al vostro passeggero nel caso di una brutta frenata. Lo si fa per evitare che lui o lei possano andare a sbattere la testa o altro a causa della forza d’inerzia. Finché si tratta di una semplice frenata i danni possono essere trascurabili. Nel caso si trattasse di un frontale le cose si fanno più serie e, visto che la velocità d’impatto è il risultato della somma delle due.

Come avrete capito la cintura di sicurezza non è da utilizzare al solo scopo di evitare una multa, la dobbiamo indossare con la consapevolezza che lo fate per la vostra incolumità. Lo stesso discorso vale anche per i passeggeri posteriori. Sebbene possiate pensare che loro sono protetti dallo schienale di fronte la verità è che non lo sono del tutto. Specialmente si trattasse dei vostri figli avete il dovere di assicurarli onde evitare spiacevoli voli che si andrebbero a concludere sul cruscotto o sul parabrezza.

Cinture di sicurezza o seggiolini

I bambini più bassi di un metro e cinquanta non possono usare le cinture di sicurezza solamente stando seduti sul sedile, essi devono utilizzare un supporto che ne alzi l’altezza. Tra i motivi di questo divieto vi è il rischio di poter essere strozzati dalla cinghia che si porrebbe sul collo e non sul petto. Ovviamente tra questi rialzi va scelto quello che è omologato al proprio peso. Nel caso in cui vi trovaste a viaggiare su un mezzo che non ha cinture di sicurezza un bambino che ha meno di tre anni non può salire, quelli dai tre anni in su possono viaggiare se alti più di un metro e mezzo. Se doveste assicurare un bambino col suo seggiolino che guarda verso i sedili posteriori dovete ricordare di disattivare l’eventuale airbag presente. In ogni mezzo che si muove, comunque, va segnalato l’obbligo di utilizzarle tramite luci sul quadro oppure adesivi.

Per saperne di più vi consigliamo di leggere le novità sulla sicurezza dei bambini in auto del 2020.

Cinture obbligatorie ma non per tutti

Possono non usare la cintura di sicurezza: i tutori delle forze dell’ordine, gli operatori sanitari e i vigili del fuoco, i netturbini, le guardie giurate certificate di ronda, gli istruttori delle scuole guida, le donne che aspettano un bambino, chi ha un certificato sanitario che ne esonera l’uso, i passeggeri dei bus e i militari.

Cosa succede se vi trovano senza cintura di sicurezza

Nel caso foste fermati da una pattuglia con le cinture non allacciate potreste incorrere in una sanzione da 80 a 323 euro e, nel caso foste recidivi entro due anni vi potrebbero sospendere la patente per un periodo che va dai quindici a sessanta giorni.

Chi ne modifica l’uso e la struttura incorre in una multa da 40 a 162 euro.

Bisogna che stiate attenti al fatto che siano omologate, nel caso non lo fossero il produttore potrebbe incorrere in una sanzione che va dagli 841 agli 3366 euro. Le cinghie contraffatte verranno confiscate.

Ogni passeggero quindi deve indossare la cintura di sicurezza ed è l’autista che deve controllare anche perché è dalle sue tasche che esce il danaro e si accumulano eventualmente i punti persi della patente. A ogni modo è un piccolo sacrificio che potrebbe salvarvi la vita.

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