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Detrazioni auto per disabili: cosa prevede la legge 104

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Detrazioni auto disabili

Lo Stato Italiano prevede diverse agevolazioni fiscali per quanto riguarda le auto per persone affette da disabilità di vario genere, per rendere più facile l’acquisto di un’auto.

Leggi anche le modifiche delle detrazioni previste con la legge 104 per le auto green.

Detrazioni auto disabili, chi ne ha diritto

La disciplina legislativa in materia di detrazioni fiscali riservate ai disabili si occupa prima di tutto di definire chiaramente quali sono le persone che possono accedervi.

Le disabilità infatti possono essere di vario genere e avere un effetto più o meno incidente sulla vita della persona. A seconda che si raggiunga una certa soglia di percentuale di disabilità lo Stato si mette in condizione di erogare diverse agevolazioni a favore di queste persone. L’acquisto e il sostentamento di un veicolo sono di per sé delle spese molto grandi da sostenere; grazie invece alle detrazioni fiscali erogate dallo Stato diventa un carico molto meno oneroso, permettendo di fatto quasi a tutti di avere una macchina e quindi di ampliare il raggio delle proprie possibilità di movimento e di vita in generale.

Secondo l’Agenzia delle Entrate hanno diritto alle agevolazioni prima i non vedenti e i sordi. In secondo luogo sono ammessi anche coloro affetti da disabilità psichica o mentale e che sono portatori dell’indennità di accompagnamento, insieme alla certificazione di grave handicap che viene notificato tramite verbale dalla Commissione per l’Accertamento di Handicap, da parte dell’ASL. Sono altresì compresi tutti i disabili che hanno gravi impedimenti sul fronte della deambulazione o che sono soggetti a pluriamputazioni. Infine sono inclusi i disabili che hanno le capacità motorie ridotte o completamente impedite (questi ultimi si distinguono dalla precedente categorie in quanto la capacità di deambulazione può essere ridotta anche dalla presenza di fattori come una malattia. Tuttavia per questa categoria le agevolazioni sono strettamente legate alle spese per l’adattamento del veicolo.

Le detrazioni fiscali sono usufruibili dal diretto interessato, cioè la persona disabile, a meno che questi non sia a carico fiscale di un familiare. Inoltre tutte le detrazioni si calcolano solo su un veicolo che deve essere usato esclusivamente o per la maggior parte del tempo a favore del disabile.

Quali sono le diverse agevolazioni fiscali riservate alle auto per disabili?

Irpef 19%

La prima importante agevolazione riservata alle persone diversamente abili è una detrazione dell’Irpef pari al 19%. La detrazione va calcolata su una spesa massima di 18.057,99€.

Il rimborso della detrazione viene calcolato sul prezzo di acquisto del veicolo e sul costo delle spese di manutenzione straordinarie. Per farvi capire, sono escluse dal rimborso tutte le spese di manutenzione ordinaria del veicolo, come il tagliando, il cambio dell’olio, la sostituzione delle pasticche dei freni e il semplice rifornimento. Sono invece da considerare extra tutte quelle spese che non rientrano nella manutenzione ordinaria, come il cambio della cinghia di distribuzione oppure eventuali spese di riparazione a seguito di un incidente. In secondo luogo nel rimborso non sono incluse i costi per l’adattamento del veicolo alla persona disabile, come ad esempio l’installazione di una pedana elettrica. In questi casi va compilato un altro modulo, e sono spese alle quali si può sottrarre ugualmente il 19%.

Tutte le spese, per poter essere detratte, devono essere effettuate entro i primi quattro anni che seguono dall’acquisto del veicolo, oltre diventeranno completamente a carico del possessore del veicolo. Se invece il veicolo viene trasferito a un altro proprietario prima che passino due anni dalla data di acquisto la persona titolare delle agevolazione deve rendere indietro la differenza fra l’Irpef calcolata senza detrazione e quella dichiarata. L’unica eccezione è che il veicolo venga ceduto indentro per prenderne un altro che rispetti nuove esigenze legati all’insorgere di diverse condizioni di disabilità. Se invece si passa a un nuovo veicolo mantenendo però le stesse condizioni per fare in modo che il nuovo possa essere ammesso alle detrazioni fiscali c’è bisogno che il primo venga cancellato dal PRA per demolizione e non per esportazione all’estero.

In caso di furto invece la detrazione viene calcolata sempre sulla spesa massima indicata, meno il rimborso spettante dall’assicurazione.

Il rimborso Irpef può esservi erogato in due modalità differenti. La prima prevede il rimborso in una rata unica, mentre l’altro in quattro rate equivalenti erogate nel corso dei quattro anni dall’acquisto del veicolo.

Iva al 4%

Un’altra agevolazione importante per le persone disabili è sull’acquisto dell’auto che riduce l’IVA solo al 4%. Questa agevolazione viene applicata solo su determinate auto: le automobili a benzina, nuove o usate, on devono superare la cilindrata pari a 2000, mentre i motori diesel non devono essere maggiori di 2800 cm cubici. L’Iva ridotta si applica anche all’acquisto di optional dell’auto.

A differenza del limite di spesa legato all’Irpef, l’Iva ridotta al 4% non ha limiti di spesa, quindi si può applicare anche ad auto che, per esempio, costano oltre 20.000€. L’agevolazione viene erogata sempre entro i primi 4 anni dall’acquisto del veicolo, e deve essere rimborsata se il veicolo viene sostituito nei primi due anni senza necessità di causa secondo la differenza di quanto spettante e quanto erogato.

Altre esenzioni

Le altre agevolazioni per le auto per disabili sono innanzitutto l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Se l’auto rispetta i limiti di cilindrata indicati per l’IVA al 4% allora il disabile (o chi lo ha fiscalmente a carico) evita di pagare il bollo auto. In secondo luogo sono esenti di pagamento anche l’imposta di trascrizione dei passaggi di proprietà.

Nel momento in cui un’auto, per passaggio di proprietà, viene iscritta al PRA viene applicata un’imposta che tutti i disabili (ad eccezione di sordi e non vedenti) non hanno l’obbligo di pagare. In questo caso la richiesta di esenzione del pagamento deve essere fatta presso il PRA competente sul territorio e non in altre sedi.

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