Dice la legge

Patente revocata: come riaverla

0
Come riavere la patente dopo una revoca

La revoca della patente equivale alla cancellazione del documento, che però in alcuni casi può essere nuovamente ottenuto. Vediamo insieme come fare per riavere di nuovo la propria patente di guida a seguito di revoca.

Cos’è la revoca della patente

La revoca della patente di guida è un provvedimento definitivo, e può avvenire a seguito di constatazione dell’avvenuta impossibilità di guida da parte dell’automobilista interessato, o come pena accessoria ad altre infrazioni. C’è da ricordare che tra le sanzioni accessorie previste dal Codice della strada, si tratta della più severa.

Le sanzioni accessorie

Le sanzioni accessorie vanno a sommarsi a quelle principali, che di solito sono di carattere pecuniario. Sono pene accessorie la sospensione, il ritiro o la revoca della patente. Caratteristica saliente della sanzione accessoria è che viene applicata in modo automatico. Ciò vuol dire che una volta commissionata la pena primaria, quella accessoria viene assegnata di diritto, senza dover disporre alcun ulteriore provvedimento.

La revoca della patente nel Codice della strada

Gli articoli che regolamentano la revoca sono l’art. 130 del Codice della strada, e l’art. 219 del medesimo Codice.

L’articolo 130 regolamenta la cancellazione della patente nel caso in cui il guidatore non sia più in possesso dei requisiti psico fisici che lo rendono idoneo alla conduzione di un mezzo (automobile, moto, etc) su strada aperta al traffico.

In questo caso tuttavia, l’automobilista potrà ottenere di nuovo la patente non appena rientrerà in possesso dei requisiti momentaneamente persi. Una volta ottenuto il nuovo documento che abilita alla guida, non verrà considerato un neo patentato. Inoltre, potrà riavere patenti superiori (come la patente D o patente C) senza prima dover chiedere nuovamente la patente B.

L’articolo 219 del Codice della Strada tratta invece tutti quei casi in cui è prevista la revoca della patente di guida per gravi motivi di condotta da parte del conducente, come ad esempio l’aver provocato un grave incidente guidando in stato di ebbrezza. In questi casi, e dove previsto, l’automobilista non potrà ottenere un nuovo documento di abilitazione alla guida se non prima di due o tre anni a partire dalla data del reato, a seconda delle violazioni al codice della strada che gli sono state contestate.

I casi in cui avviene la revoca della patente

Questo provvedimento può avvenire in determinate circostanze, come la perdita dei requisiti fisici o psico fisici: il caso più comune riguarda la sopraggiunta anzianità, che rende l’automobilista non più in grado di guidare un veicolo, rischiando di divenire un pericolo per sé e per gli altri utenti della strada.

Lo stesso provvedimento viene applicato in caso di condotta grave, ossia quando il soggetto pone in essere violazioni gravi al Codice della Strada o se il soggetto è recidivo: se vengono commesse le medesime gravi infrazioni in un arco temporale ridotto, viene applicata la revoca della patente. In questo caso però l’interessato può conseguire di nuovo la patente, a patto che siano passati due anni dalla pena, e che sostenga nuovamente gli esami di guida.

La patente viene inoltre revocata nel caso di guida in stato di ebbrezza o per pericolosità sociale, condizione in cui il soggetto venga ritenuto potenzialmente pericoloso e in grado di commettere dei crimini alla guida.

I tempi per rifare la patente a seguito di revoca

È possibile rifare la patente immediatamente, se vengono riacquistati i requisiti psico fisici o in seguito a una mancata revisione della stessa (ad esempio, se si perdono tutti i punti o se si causa un incidente grave). La revisione della patente comporta il dover superare di nuovo gli esami sia teorici che pratici di guida, o una visita medica che attesti l’idoneità psicofisica alla guida.

Se il documento è stato cancellato per motivi disciplinari, devono intercorrere due anni dalla data dell’infrazione. In caso di guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, o per mancanza di requisiti morali, bisogna aspettare tre anni prima di poter di nuovo conseguire la patente di guida.

Cosa fare per riavere la patente revocata

La revoca della patente come abbiamo appurato è un provvedimento definitivo, che comporta la cancellazione del documento. Tuttavia è possibile conseguirlo di nuovo nei casi appena descritti, e secondo procedure che variano a seconda delle motivazioni che hanno portato alla revoca. Vediamo nello specifico i casi che possono presentarsi, e le azioni da intentare.

Se la patente è stata revocata per motivi psico fisici, è possibile richiederla direttamente alla Motorizzazione Civile non appena l’interessato sarà tornato in possesso delle piene facoltà che lo rendono idoneo alla guida, previa visita medica. Questa procedura non ha carattere di propedeuticità ed è immediata, cioè non ci sono limiti temporali da rispettare se non quelli relativi a un eventuale recupero delle condizioni ottimali di salute.

Negli altri casi sopra descritti, è necessario attendere dai due ai tre anni prima di poter conseguire nuovamente il documento. In questi casi, la nuova patente verrà conseguita con carattere di propedeuticità. Bisogna, nei fatti, conseguire prima la patente B per ottenere successivamente la C, ad esempio.

Tuttavia, se si ritiene di essere stati vittime di ingiustizia da parte dell’Amministrazione Pubblica in tal senso, è possibile presentare ricorso per non dover attendere i tempi previsti dal Codice della Strada.

Il ricorso

Se il provvedimento è stato emesso dalla Motorizzazione Civile, entro venti giorni dalla sua ricezione è possibile presentare ricorso al Ministero dell’Interno, che in collaborazione col Ministero dei Trasporti avrà a sua volta sessanta giorni di tempo per valutare il caso e decidere. Si tratta dell’iter più breve.

È possibile presentare ricorso al Giudice di Pace se la revoca è da attribuirsi a motivazioni di carattere psico fisico. Il ricorso va presentato entro trenta giorni dalla ricezione, e riguarda anche i casi di revoca come pena accessoria a condanne penali.
In caso di revoca per motivi di condotta, si hanno a disposizione sessanta giorni per presentare ricorso al TAR.

Esistono tuttavia dei casi limite in cui è possibile ottenere l’annullamento della revoca. Se il provvedimento è stato adottato in tempi eccessivamente lunghi, cioè se passano mesi (in genere il limite massimo è di 90 giorni), la revoca è considerata illegittima. In caso di revoca come sanzione accessoria a condanne penali inoltre, se questa viene disposta senza una valutazione effettiva circa l’entità del reato contestato, il provvedimento è da considerarsi illegittimo.

Questo e altri casi simili sono tuttavia di materia strettamente giuridica, è consigliabile perciò tutelare i propri interessi richiedendo una consulenza legale specialistica, per poter intentare azioni mirate al riottenimento della propria patente di guida.

Comments

Comments are closed.

Altri articoli in Dice la legge