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Sicurezza stradale in UE: i paesi più pericolosi e i più sicuri

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Sicurezza stradale in UE paesi più sicuri e più pericolosi

La sicurezza stradale è un tema sempre più attuale, soprattutto per l’esponenziale aumento di traffico che avviene anno dopo anno: vediamo insieme quali sono i paesi più sicuri in Europa.

I paesi che vantano la migliore sicurezza stradale in Europa

In base alla statistica elaborata dell’istituto belga Vias Institute, i paesi europei dove potete guidare con maggiore tranquillità sono quelli nordici, precisamente il Regno Unito, la Danimarca e la Svezia, dove si contano mediamente circa 30 incidenti mortali al mese. Stabilire i motivi di tanto virtuosismo, volendo pensare che la perdita di una persona ogni giorno sulle strade sia poco rilevante, non è certo semplice; si potrebbe parlare di una migliore coscienza civile, oppure della maggiore severità delle leggi nel caso vi mettiate alla guida in stato di ebbrezza o conduciate un veicolo in maniera irresponsabile. Un altro motivo che potrebbe determinare questo dato relativamente positivo è il maggiore uso di mezzi pubblici; le capitali Londra e Stoccolma sono infatti nei primi posti al mondo per l’utilizzo di autobus, taxi e metropolitana, veicoli preferiti agli automezzi privati. Nei primi posti è presente anche Parigi; infatti anche la Francia si piazza in una posizione abbastanza buona se prendete in esame la situazione in Europa.

I paesi dove la sicurezza stradale richiede maggiore attenzione

I paesi dove le strade sembrerebbero essere meno sicure, sempre secondo le ricerche del Vias Institute, sono statisticamente la Romania, la Bulgaria e la Croazia; a queste nazioni si aggiungono la Polonia, la Lettonia e la Grecia. L’Europa dell’est è quindi l’area geografica dove si contano il maggior numero d’incidenti mortali, che arrivano ad essere quasi 100 ogni mese, più del triplo rispetto alle nazioni più virtuose.

Voi potrete constatare con facilità che è quantomeno curioso il fatto che la sicurezza stradale sia maggiore in un’area geografica piuttosto che in un’altra, perché nei fatti è effettivamente così. Potrebbe essere una coincidenza che gli automobilisti dei paesi nordici siano più disciplinati mentre quelli dell’est lo siano drasticamente meno, ma è probabile che la coscienza civile giochi un ruolo decisamente importante, anche perché le leggi a tutela della sicurezza stradale ci sono anche nell’est europeo e sono altrettanto severe contro i trasgressori. Un altro fattore rilevante potrebbe essere la presenza in Svezia, Danimarca e Inghilterra di migliori infrastrutture che facilitano la guida e permettono agli automobilisti di avere più riferimenti; proprio a Londra, le strisce pedonali devono essere luminose o comunque gestite da un impianto semaforico; nella metropoli le classiche “zebre” non sono più ritenute sicure dall’anno 2011.

L’Italia e la sicurezza stradale

Nella classifica europea stilata dal Vias Institute l’Italia si piazza a metà classifica, poco dietro la Francia e il Belgio e davanti al Lussemburgo e al Portogallo. Il nostro paese non è mai stato il più solerte in merito a tante iniziative europee, ma negli ultimi anni c’è stato un progressivo miglioramento, almeno fino all’anno 2018; nel primo semestre del 2019 invece, si è registrato un peggioramento pari al 7%.

Anche in Italia i miglioramenti non sembrano essere una casualità e pare che le nuove leggi che hanno introdotto il reato di omicidio stradale giochino un ruolo importante, in quanto colpiscono tutti gli automobilisti che causano un incidente mortale, specie se viene accertata la guida sotto l’effetto di alcool o droghe.

Conclusioni

La sicurezza stradale dipende da molti fattori che messi insieme determinano la diminuzione o l’aumento del numero degli incidenti mortali; in pratica potete stare certi che il caso o il destino abbiano ben poca importanza in tal senso.

Una nazione che vi offre le infrastrutture adeguate per guidare in sicurezza e ridurre la disattenzione contribuisce non poco alla sicurezza sulle strade, così come la vostra capacità di guidare sempre con rigore nei confronti delle regole e con il dovuto rispetto per gli altri utenti della strada; per lo stesso motivo, quando vi è possibile è bene usare i mezzi pubblici.

Si può affermare che nel nord europeo si sia compreso il modo migliore di comportarsi sulle strade, mentre nell’est europeo si sia ancora fermi agli alla fine del secolo scorso, anche per quanto riguarda le regole relative alle più recenti normative ambientali.

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