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La storia del marchio Seat sotto il regime franchista

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marchio Seat sotto il regime franchista

La Casa automobilistica Seat è spagnola ed è tra le più note al mondo: ecco la sua storia, dal regime franchista ai giorni nostri.

La storia delle auto sotto il regime Franchista

La storia della Seat inizia nel 1950 in un periodo dittatoriale molto difficile, il franchismo, sotto al generale fascista Francisco Franco (1892–1975) che governò la Spagna dagli anni Trenta fino al 1975.

Nei primi periodi della sua dittatura la motorizzazione in Spagna era praticamente inesistente: la nazione infatti fino agli anni ’40 era ancora prevalentemente sostenuta dall’agricoltura, a seguito della guerra civile scoppiata negli anni 30 e all’impoverimento causato dal Secondo conflitto mondiale.

In questa situazione storica, i pochi marchi automobilistici locali, come Hispano-Suiza o Pegaso, producono auto per pochi: Franco però vuole il progresso, così da far durare il suo regime il più a lungo possibile, e questa necessità rende indispensabile la mobilità. Le auto non potevano essere d’importazione, nonostante gli spagnoli non fossero ancora in grado di costruirle in autonomia.

Per questo iniziano delle contrattazioni con le Case europee di successo per l’avvio di una produzione propria e soprattutto per “imparare” a costruire auto. Le prime avvengono con Volkswagen (poi attuale società madre di SEAT) ma la concessione definitiva se l’aggiudica il gruppo Fiat, che dal 1934 produce in Spagna alcune Fiat leggermente modificate sotto il marchio Simca, evitando dazi d’importazione in Francia e lasciando guadagnare esperienza e successo con il tema della produzione sotto licenza.

La nascita del marchio Seat

Nasce così nel 1950 la Sociedad Española de Automóviles de Turismo, cioè la SEAT, figlia del lavoro dell’Instituto Nacional de Industria con la FIAT.

La prima auto, una Seat 1400 prodotta nel 1953, era una “gemella” (meno costosa) della Fiat 1400: la Casa spagnola nacque proprio per la produzione di vetture in grado di tenere testa ai vari modelli dell’epoca, permettendo così alle persone meno benestanti di possedere un mezzo di trasporto economico.

Non ci volle molto per il boom: già nel 1957 infatti la produzione della Seat 600 fu un grande successo, con ben 800.000 esemplari e l’esportazione in Colombia. Seguirono poi altre vetture di origine Fiat, cioè la Seat 1200 Sport, la Seat Ritmo e la Seat Panda, divenuta in seguito la famosa Seat Marbella.

Al contempo, nel 1971 viene istituito il “dipartimento SEAT Special Vehicles” per imporre la partecipazione di Seat ai campionati di rally, con 11 titoli tra il 1979 e il 1983.

Ma oltre ai successi sportivi di questi anni, nel 1982 avviene anche la separazione dalla Fiat, e subito vengono firmati i primi accordi produttivi con Volkswagen.

I primi successi Seat e la divisione Sport

Il primo vero modello Seat nato da un progetto indipendente nel 1984 fu la famosissima Ibiza, che prese il posto della SEAT Fura divenendo poi un cavallo di battaglia del brand. Ormai giunta alla sua 5° generazione, si tratta dell’auto più venduta ed esportata della storia spagnola.

Il successo è arrivato, ma il cambio di rotta è vicino: nel 1986 Seat cede il 75% delle quote azionarie a Volkswagen, uscendo così dai confini nazionali (oltre al fiorente mercato colombiano) e iniziando le esportazioni in Europa.

In questo periodo continua la produzione della Ibiza, e inoltre nascono miti come Marbella (ex Seat Panda), Leon (ex Skoda Leon), Cordoba, Toledo, Arosa e Altea, portando la Seat a essere presente in ben 77 paesi del mondo.

Nello stesso tempo nasce Seat Sport, la divisione sportiva dell’azienda che ha partecipato a varie gare internazionali con la Leon e che negli anni 1999 e 2000 ha preso parte anche al Campionato Mondiale Rally con la Seat Cordoba WRC (con scarsissimi risultati).

Seat Sport nel 2018 diventa prima Seat Cupra e poi solo Cupra, la divisione motoristica ad alte prestazioni della Casa spagnola, premiata dai titoli più prestigiosi nei campionati FIA, nel World Rally Championship (WRC) e nel World Touring Car Championship (WTCC).

Seat oggi e in futuro

Il boom commerciale dei SUV nel 2016 e il successo del marchio Cupra che diventa indipendente nel 2018 riportano in auge il brand spagnolo, che negli anni 2000 è apprezzato ma vende troppi pochi modelli per essere redditizio.

Oggi Seat è l’unica Casa automobilistica spagnola con le capacità e le infrastrutture per sviluppare le proprie auto in autonomia: l’attuale gamma di vetture passa dalla citycar Mii alla grande monovolume Alhambra, con modelli storicamente rilevanti come Ibiza, León, Toledo, fino ai moderni SUV Ateca, Arona e Tarraco.

Per il futuro SEAT pensa anche a soluzioni integrative alla mobilità come gli e-scooter e i monopattini elettrici, grazie alla ricerca e al lavoro delle 15.000 le persone che lavorano nelle fabbriche della sede centrale di Martorell, nel nucleo primario di Barcellona e presso SEAT Componentes. La pianificazione del futuro prevede investimenti di 5 miliardi entro il 2025, che vuole mantenere la produzione “Made in Spain” ancora per i prossimi 70 anni.

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