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Gruppo Stellantis: in progetto una gigafactory in Italia

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Gigafactory Stellantis

La fusione fra i due colossi dell’automobile PSA ed FCA ha portato alla nascita del Gruppo Stellantis. Un sodalizio che promette di dar battaglia all’interno dei mercati internazionali, cercando di conquistare sempre più consensi e quote di mercato. Nella strategia di crescita risiede anche la decisione di dar vita a una nuova gigafactory di Stellantis, che potrà essere realizzata all’interno del territorio italiano. Questa grossa opportunità passa anche dalle scelte del Governo italiano, che dovranno andare incontro alle visioni del colosso automobilistico. Serve un grosso investimento, tale che l’esecutivo, presieduto da Mario Draghi, potrebbe elargire un contributo pubblico e privato di 1 miliardo di euro, necessario per sostenere il progetto della fabbrica di batterie sul territorio nazionale e per battere la concorrenza di altre nazioni.

La strategia aziendale

La Automotive Cells Company (ACC) è la joint venture realizzata con la compagnia petrolifera Total per la produzione di batterie. Tramite la ACC, Stellantis ha intenzione di dotarsi, entro il 2030, di una capacità produttiva di 250 GWh, grazie allo sviluppo e alla realizzazione di una decina di impianti sparsi tra gli USA, la Cina e il Vecchio Continente. In Europa sono già stati approvati gli impianti a Douvrin (Francia) e a Kaiserslautern (Germania) che avranno un costo complessivo di 5 miliardi di euro e produrranno 48 GWh di accumulatori l’anno per consentire l’assemblaggio di 1 milioni di veicoli elettrici. In occasione dell’Electrification Day verrà svelato il progetto della prossima gigafactory europea, che dovrebbe trovarsi in Italia. Proprio in questa direzione vanno interpretati i vari incontri tra i vertici dell’ACC e alcuni rappresentanti istituzionali italiani.

Il piano del Governo italiano

Il Governo ha riservato un piano, che prevede circa 600 milioni di euro di fondi pubblici per sostenere la costruzione, entro il 2030, di uno stabilimento di batterie da 37 GWh sul suolo italiano. Questa fabbrica garantirebbe un impiego e una forza lavoro di almeno 500 persone. L’esecutivo Draghi, tuttavia è pronto ad aumentare le risorse fino ad almeno 1 miliardo di euro attirando l’interesse di investitori industriali e finanziari del ramo privato. Secondo le indiscrezioni rilasciate dalla Reuters, l’idea generale è quella di dar vita a un partenariato pubblico-privato (PPP) con una presenza determinante proprio di Stellantis. Il colosso automobilistico avrebbe dato la sua disponibilità ad assumere un ruolo di primo piano in un progetto che dovrà ottenere il via libera della Commissione europea e affrontare la concorrenza di diversi Paesi europei. Infatti, tra questi la Spagna è la nazione più attiva e determinata e sta facendo di tutto per incanalare gli investimenti necessari per realizzare fabbriche di accumulatori e promuovere la mobilità elettrica grazie ai fondi garantiti dalla Ue. Vedremo a breve quali saranno le decisioni ufficiali.

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