Dice la legge

Si può guidare scalzi?

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Si può guidare scalzi

È lecito mettersi alla guida scalzi o senza alcun paio di scarpe o sandali? Scoprite insieme a noi se potete affidarvi o meno ad un sistema del genere, con la chance di seguire le regole in tutta tranquillità.

Il vecchio obbligo di guidare a scarpe chiuse

Fino ad alcuni anni fa, il Codice della Strada vi vietava di guidare a piedi nudi. Anzi, dovevate assolutamente condurre la propria automobile a scarpe chiuse, ossia legate al piede. Era necessario che le tenevate allacciate almeno in corrispondenza della parte posteriore. In caso contrario, rischiavate seriamente di andare incontro a sanzioni pecuniarie alquanto gravi, fino addirittura alla sospensione della patente in situazioni oltre il limite.

Tutto ciò succedeva perché la maggior parte delle vetture disponeva di un sistema di frenata poco efficiente, con il pedale che doveva essere schiacciato con una certa veemenza per ottenere in cambio le risposte di guida desiderate. Con i piedi nudi, o anche con semplici infradito, tale risultato non era assolutamente garantito e i guidatori potevano rischiare incidenti di una certa gravità. Per fortuna, le cose sono cambiate in maniera sostanziale nel corso degli ultimi anni e gli automobilisti hanno ricevuto una serie di vantaggi tutti da tenere in massima considerazione.

Una serie di tecnologie che consentono di guidare scalzi

Al giorno d’oggi, invece, il Codice della strada non vieta di guidare scalzi. O meglio, non ci sono regole che impongono un obbligo di questo genere. Un simile miglioramento è dovuto anche all’implementazione di nuove tecnologie, capaci di semplificare in misura notevole la vostra esperienza di guida. Infatti, grazie ad una sequenza di sistemi idraulici o addirittura elettronici potete eseguire diverse manovre con un grado superiore di sicurezza anche se lasciate scivolare il piede sul relativo pedale con una certa leggerezza.

Al tempo stesso, per quanto riguarda la velocità, avete la chance di tenerla sempre sotto controllo con l’ausilio di un apposito pilota automatico, grazie al quale non oltrepassare un determinato limite prestabilito. Se la vostra vettura dispone di un cambio automatico, non dovete neanche avere a che fare con il pedale della frizione. Ad ogni modo, ricordatevi sempre di mantenere il controllo del vostro veicolo in base alle direttive del Codice della Strada. Ciò che conta è che mettiate in pratica tutte le tecniche utili per evitare scontri e incidenti, con la prospettiva di salvaguardare la vostra incolumità e quella delle persone che vi circondano per le varie strade.

Cosa rischiate se guidate a piedi nudi

Come vi abbiamo già spiegato nei paragrafi precedenti, se guidate a piedi nudi non rischiate nulla. O meglio, la Polizia non vi può infliggere alcun tipo di multa o sanzione economica. Tuttavia, se venite coinvolti in un incidente stradale e si viene a scoprire che eravate senza calzature di alcun genere, potete rischiare seriamente di spendere una determinata somma di denaro proporzionata al danno provocato. Stiamo parlando di un’evenienza che può racchiudere al suo interno una serie pressoché infinita di varianti, che voi dovete sempre tenere d’occhio per ridurre al minimo eventuali pericoli.

Infatti, ad esempio, se avete i piedi scalzi sporchi di sabbia perché siete appena usciti dalla spiaggia, potreste subire enormi difficoltà nel caso in cui dobbiate effettuare una frenata d’emergenza. Un discorso simile riguarda eventuali piedi sudati, che potrebbero scivolare sui pedali e farvi commettere errori di una certa gravità. In tali circostanze, se la vostra colpa viene dimostrata, siete costretti a pagare i danni causate alle persone terze interessate. Ovviamente, la situazione peggiora se avete provocato lesioni fisiche dall’entità certificata. Se la prognosi di tali infortuni oltrepassa i trenta giorni, siete sottoposti alla legge sull’omicidio stradale e dovete stare attenti ad eventuali lesioni gravi, col rischio di pagare multe molto salate e di avere ripercussioni dal punto di vista civile e penale.

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