Curiosità

Mobilità sostenibile: il futuro dell’automotive

0
Mobilità sostenibile

Negli ultimi anni sono sempre di più le innovazioni tecnologiche nel settore automobilistico che portano a chiedere dove sia il futuro, in particolar modo per quanto riguarda la mobilità sostenibile.

Mobilità sostenibile: cos’è

Spesso si sente parlare di mobilità sostenibile ma non tutti sanno bene cosa sia. L’argomento infatti piuttosto ampio quindi è facile cadere in ambiguità e comunque nona vere ben chiaro quale il significato.

Per mobilità sostenibile si intendono tanti tipi di spostamento, perlopiù localizzato nella sfera degli spostamenti urbani che vadano a soddisfare i nuovi requisiti della sostenibilità ambientale, economica e sociale. In primis uno degli obiettivi primari è quello di combattere il problema dell’inquinamento, pertanto intendiamo tutte le soluzioni che vanno a ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili e l’emissione di inquinanti nell’aria. Soluzioni del genere sono ritrovate nei motori elettrici e ibridi, e sono contate anche le soluzioni di alimentazione mista con benzina e GPL o metano.

Sotto l’argomento della sostenibilità rientrano anche tutti gli altri problemi secondari all’inquinamento relazionati alle automobili in città. Parliamo quindi dell’inquinamento acustico (specialmente quando passa il ciclomotore a tutto gas), ma anche dell’ingombro che le auto provocano quando sono parcheggiate talvolta anche a scapito degli stessi pedoni.

Mobilità sostenibile e motore elettrico

Negli anni l’innovazione tecnologica si fa sentire sempre di più. Già rispetto a pochi anni fa i motori sono molto più efficienti e vengono creati sulla base delle nuove norme Euro 6 ed Euro 6+, che indicano i consumi massimi di carburante e di emissioni di Co2 al chilometro. L’idea alla base è quella di creare motori efficienti, che siano potenti e garantiscano le stesse prestazioni di quelli odierni, riducendo però l’impatto ambientale.

In questo senso ogni anno le amministrazioni Internazionali e i governi di tutto il mondo si muovono per la promozione di nuove norme che tutelino l’ambiente. Sempre su questo ambito attualmente la Comunità Europea ha limitato le emissioni massime di CO2 ad un massimo di 95g/km. Sono però previste delle ulteriori restrizioni che prevedono per il 2030 un restringimento del 30% rispetto ai parametri per quanto riguarda le automobili, mentre per i camion e gli altri mezzi pesanti le limitazioni sono ancora più marcate.

Viste le innovazioni tecnologiche egli ultimi anni è indubbio che in futuro l’automotive tenderà a diminuire sempre meno l’utilizzo dei combustibili fossili in favore di altre forme di energia.

In particolare, sono tre i prototipi tecnologici che potranno assicurare questo risultato. Abbiamo i motori a idrogeno, ad aria compressa e i motori elettrici. I motori a idrogeno sono un progetto vecchio di diversi anni che viene dal Giappone. Questi ricavano l’energia della propulsione grazie ad elementi presenti in natura. Il secondo tipo di propulsione pensata e su cui si stanno conducendo attualmente diversi esperimenti la propulsione ad aria compressa, ma i risultati non sono così soddisfacenti almeno al momento) da poter pensare una produzione su larga scala. Pertanto il migliore tipo di motorizzazione sostenibile disponibile al momento si basa sull’elettrico. Il primo modello completamente elettrico che conquistò il mercato qualche anno fa grazie alla buona strumentazione di bordo, un design funzionale ed un prezzo abbastanza abbordabile fu la Toyota Prius. Oggi la Prius è ancora in commercio nei nuovi modelli e sono disponibili tanti altri modelli di automobile alimentati solamente con l’elettrico, come la nuova Smart e i modelli futuristici di Tesla.

Un’altra soluzione, sempre per quanto riguarda il motore elettrico e la mobilità sostenibile sta nelle soluzioni miste. I motori elettrici spesso e volentieri poggiano su un’alimentazione mista a quella di un motore a benzina, il meno inquinante di base se confrontato al diesel. Se motore e batterie agiscono insieme, grazie all’elettricità ottenuta per induzione (dal giramento delle ruote e da altri meccanismi interni al motore stesso) questi tipi di veicoli riescono ad offrire elle prestazioni nella norma (e molto spesso superiori) senza inquinare troppo. Possiamo vedere la soluzione dell’alimentazione mista come una fase di passaggio. Un motore completamente elettrico è difficile da creare, spesso l’automobile alla base è costosa senza contare la mancanza di un impianto stradale adeguato.

Infatti, rispetto ai classici distributori, le colonnine abilitate al rifornimento delle auto elettriche sono poche nelle principali città, creando di fatto un problema per tutti coloro che vivono in località difficili da raggiungere, come le città di montagna, scoraggiando di fatto l’acquisto di tali automobili. Invece un motore ad alimentazione ibrida è decisamente più fattibile, in quanto la ricarica avviene dal motore stesso e si pu fare rifornimento alle normali pompe di rifornimento che si usano nella vita di tutti i giorni.

Auto Smart e connesse

Un altro aspetto per il futuro della mobilità sostenibile sta nella possibilità di connessione delle automobili. Indubbiamente si sfrutterà nel futuro la nuova rete 5G con tutte le possibilità che offre basate sulla velocità molta alta di trasmissione e scambio delle informazioni. Ad oggi le auto sono sempre più Smart, dotate di sensori di sicurezza più avanzanti e anche nei sistemi di connessione (basti pensare ai vari sistemi di infotainment che supportano l’integrazioe con Apple CarPlay e Android Auto).

Un esempio calzante è quello del nuovo pneumatico della Pirelli Cyber Tyre. Il Cyber Tyre è un nuovo tipo di pneumatico dotato della tecnologia brevettata V2X, Vehicle To Everything. Questo pneumatico è in grado di connettersi con la rete 5G e di scambiare una serie di informazioni con tutti gli altri veicoli che ne saranno connessi. Informazioni semplici come la pressione e la temperatura (e si potrà pensare un controllo delle stesse) saranno rese visibili al guidatore tramite il proprio sistema di infotainment (come del resto già accade) mentre altre sono condivise. Al momento l’utilizzo principale pensato è quello di rilevare i fenomeni di aquaplaning nelle vicinanze e di trasmettere tali dati agli altri utenti della strada in modo che il conducente possa prevenire il pericolo invece di far attivare i sistemi di sicurezza quando avviene.

Infine l’ultimo aspetto da considerare per la mobilità sostenibile sta nella guida autonoma. Oggi i sistemi di aiuti alla guida (specialmente in macchine di fascia alta come al BMW Serie 8) sono sempre più avanzati al punto di parlare di guida semi-autonoma. Tesla coi suoi modelli e altri puntano invece alla guida autonoma di quarta generazione, cioè in totale assenza di conducente.

Comments

Comments are closed.

Altri articoli in Curiosità