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Patente e disabilità: cosa bisogna sapere

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patente e disabilità

La normativa è cambiata e la patente per disabili ha visto un aggiornamento legislativo. Il documento non è solo un permesso e un’abilitazione alla guida di un veicolo, ma ingloba anche altre funzioni più ampie che favoriscono il portatore di handicap in determinate situazioni beneficiando di agevolazioni fiscali sempre in materia di acquisto e spese auto per bollo, IVA e IPT.

La patente per disabili

La patente per disabili viene rilasciata dopo una visita che il candidato dovrà sostenere presso una commissione locale formata da medici (ma che è anche possibile richiedere presso un’altra commissione che non sia necessariamente quella più vicina al comune di residenza del soggetto), che avrà il compito di attestare le varie forme di disabilità del soggetto. Queste possono essere anatomiche o sensoriali, limitando la normale funzione del corpo. La patente disabili verrà rilasciata per la guida di vetture allestite in modo speciale, a seconda delle menomazioni palesate dal guidatore e dalle sue patologie.

Il fattore disabilitativo può anche avvenire dopo il conseguimento della normale patente di guida (pensate ad una persona normale che viene coinvolta in un incidente stradale riportando conseguenze permanenti). In questo caso è necessario fare quanto prima la richiesta della patente speciale e della visita medica.

Un tempo la patente speciale per disabili aveva una denominazione a sè stante, oggi invece la normativa ha unificato la nomenclatura alle lettere delle normali patenti A (veicoli fino a 1,3 tonnellate di peso compresi i motocicli), B (per veicoli fino a 8 posti di peso non superiore a 3,5 tonnellate, con esclusione delle moto), mentre le patenti C e D fanno riferimento a camion e a mini autobus, stabilendo limiti di peso fino a 11,5 tonnellate e 16 persone complessive.

La patente speciale consente inoltre il trasporto di piccoli rimorchi fino a 750 kg di peso, misurato a pieno carico. La validità della patente disabili è fissata in 5 anni, a meno di patologie in corso rilevate dalla commissione, la quale ha la facoltà di limitarne la durata ad un periodo inferiore.
Per chi desidera prendere la patente per la prima volta, i costi non sono diversi da quelli richiesti per la patente generica e anche per i disabili valgono le normali regole del foglio rosa.

I requisiti per ottenere la patente speciale per disabili

I requisiti per la richiesta e l’ottenimento della patente speciale per disabili vengono espressi nel Codice della strada, più precisamente all’articolo 119 il quale attesta che sono le commissioni mediche locali a dover dichiarare l’ammissibilità della domanda e autorizzare il rilascio, in seguito all’accertamento dei problemi fisici, mentali o sensoriali del soggetto richiedente.

Le difficoltà motorie permanenti, le mutilazioni, le minorazioni mentali e fisiche, sono sottoposte all’attenzione di tali commissioni che hanno l’obbligo e il dovere di valutarne l’entità, verificando l’efficienza degli arti, le mancanze funzionali fisiche o mentali, le problematiche alla colonna vertebrale, le malformazioni al viso, le malattie agli occhi, all’udito e tutto quanto concerne il normale utilizzo dei sensi durante la guida. La visita di idoneità va richiesta anche in caso di rinnovo della patente e i medici legali preposti possono richiedere accertamenti ulteriori.

L’iter prevede che il portatore di handicap, oltre a dover pagare le normali commissioni e marche da bollo, porti anche della documentazione personale e il consiglio è quello di rivolgersi presso la commissione locale per poter ricevere tutte le informazioni specifiche relative a ciò che è necessario presentare insieme alla domanda.

Molti credono, erroneamente, che la patente speciale per disabili sia un documento che dispensi dall’obbligo di allacciare la cintura di sicurezza, ma la realtà è ben diversa: la cintura di sicurezza è comunque obbligatoria anche a chi dimostra limitazioni fisiche. L’unica eccezione può essere concessa solo in seguito a certificato medico specifico in cui vengono motivate le cause.
È pur vero che la commissione può acconsentire al rilascio della patente, ponendo comunque delle limitazioni d’utilizzo che possono variare in base alle minorazioni e alle patologie del patentando.

L’esame per conseguire la patente disabili

Non c’è sostanziale differenza tra gli esami di teoria e di pratica per ottenere la patente disabili e quelli per la normale patente di guida generica. L’unica avvertenza è che sia la preparazione alla prova di guida che il test stesso, devono avvenire su una macchina modificata appositamente per il disabile, secondo quanto predisposto dalla commissione medica che ha concesso l’ammissibilità della domanda.

Viste le particolari condizioni, è bene fare presente come la prova pratica di guida può avvenire anche su una vettura già di proprietà del candidato, la quale potrebbe pure non essere provvista di doppi comandi. La scuola guida viene quindi dispensata, in questo caso, dall’offrire un’auto di sua proprietà. Qualora invece il disabile non abbia possibilità di proporre l’auto adeguata, trovarla è compito della scuola guida. Logicamente, quando viene presentata la richiesta d’esame da parte del soggetto portatore di handicap agli uffici della motorizzazione, questo deve allegare la documentazione necessaria affinché si abbia il tempo di procurare e settare una vettura idonea alle sue predisposizioni, oltre che l’effettiva patente, la quale sarà prodotta e compilata in maniera speciale. L’esame deve comunque prevedere la presenza di un istruttore abilitato al fianco dell’esaminando.

Durante la prova pratica ciò che viene verificata è la condizione di idoneità del disabile all’uso dei comandi e la praticità con cui interagisce con la speciale strumentazione di bordo. Vengono osservati i tempi di reazione e la familiarità nei movimenti. Il soggetto non solo deve essere in grado di muoversi con destrezza, ma deve anche dimostrare di essere a proprio agio.
Il soggetto può svolgere l’intero percorso che porta all’esame finale da privatista oppure tramite la scuola guida. Quest’ultima possibilità è più pratica e sicuramente più organizzata, ma è necessario preavvisare l’autoscuola o comunque sceglierne una che sia provvista di vetture con comandi speciali.

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