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Revisione impianto e bombola GPL scaduta: cosa fare e sanzioni previste

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Usare una vettura con impianto GPL è conveniente ed ecologico, ma richiede anche delle attenzioni dedicate, sotto forma di veri e propri accorgimenti tecnici e burocratici da seguire per verificarne la sicurezza ed essere in regola. Come funziona la revisione dell’impianto e della bombola GPL scaduta? Quali sono le procedure previste dalla legge e le sanzioni previste? Scopriamolo insieme.

Collaudo bombole GPL: come funziona

Fino al 2020 la legge italiana, nello specifico il comma 1 dell’art-78 Cds, prevedeva l’obbligo di collaudo in Motorizzazione al momento della sostituzione della bombola GPL, con tempi necessari per l’operazione che potevano raggiungere anche un intero anno.

Dal 2021, invece, l’articolo 78 è stato modificato con il Dl Semplificazione, in ottica di sveltire il processo: ora chi ha un’auto a GPL o metano non deve più fare il collaudo in Motorizzazione. Ora è l’officina o il centro autorizzato che ha svolto il lavoro a rilasciare una Dichiarazione di Conformità dei lavori, da inviare poi in alla Motorizzazione così che possa essere aggiornato il libretto di circolazione.

Revisione impianto GPL: quando farla

La revisione dell’auto a GPL va fatta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e poi di nuovo ogni due anni, le stesse regole previste per le auto diesel e benzina.

Durante la revisione dell’impianto GPL vengono controllati:

  • l’impianto elettrico
  • i freni
  • i dispositivi di sicurezza
  • il telaio
  • lo sterzo
  • le sospensioni
  • i vetri
  • la regolarità del gas di scarico
  • la regolarità dei rumori

Il costo della revisione auto GPL varia a seconda se fatta alla Motorizzazione o in officina:

  • in Motorizzazione bisogna presentare il modulo TT2100 compilato e pagare 45 euro;
  • in officina il costo è di circa 67 euro.

Revisione bombole GPL

Molti fanno confusione tra revisione dell’impianto GPL e revisione delle bombole GPL: in realtà, la legge non prevede una revisione per i serbatoi ma la sostituzione ogni 10 anni.

Durante la revisione, ovviamente, le bombole vengono controllate ma non devono essere sempre sostituite. Per sua conformazione, inoltre, l’impianto GPL è dotato di elettrovalvole che fanno sì che le auto siano sicure anche in caso di incidente o incendio.

La normativa comunitaria che disciplina la sostituzione delle bombole GPL è la ECE/ONU 67/01; essa prescrive che la durata di 10 anni decorre:

  • dalla prima immatricolazione della vettura
  • dall’installazione successiva dell’impianto.

Sostituire la bombola GPL: i costi

Per quanto riguarda il costo di sostituzione della bombola GPL, difficile determinare a priori la cifra esatta, che dipende dal modello del veicolo, dalle tariffe per la manodopera, il modello di serbatoio e la Regione in cui si effettua l’intervento. In generale, il costo oscilla tra i 300 e i 500 euro, ammortizzata dal risparmio quotidiano e dalla mancanza di sottostare ai blocchi del traffico.

La modifica alla normativa che permette alle officine di occuparsi anche del documento di conformità dei lavori fa sì che la procedura sia più rapida ma non evita che sia necessario richiedere l’aggiornamento della Carta di Circolazione, da fare entro 30 giorni da quando il lavoro è stato fatto.

I documenti da presentare insieme alla domanda sono:

  • Documento rilasciato dall’officina che attesti il lavoro svolto
  • Certificazione d’origine dei componenti montati sull’auto
  • Certificato di conformità (se previsto)

Il costo dell’aggiornamento della Carta di Circolazione è di circa 28 euro, così suddivisi:

  • Tariffa Motorizzazione: 10,20 euro
  • Imposta di bollo: 16 euro.

Ricordiamo che se si decide di aggiornare la Carta di Circolazione rivolgendosi ad un’agenzia bisogna aggiungere anche i costi legati all’assistenza.

Bombola GPL scaduta: le sanzioni

Se non provvederete a sostituire il serbatoio dopo 10 anni non potrete nemmeno sottoporre il veicolo alla revisione auto obbligatoria. In pratica, non potrete più circolare senza incappare nel rischio concreto di sanzioni, e ciò avviene perché la legge non permette di guidare un’auto con un serbatoio vecchio.

Nel caso si circoli con bombola GPL scaduta le sanzioni sono piuttosto dure: si rischia una multa fino a 594 €, oltre che il ritiro della Carta di Circolazione e il fermo amministrativo. È possibile riavere il libretto dell’auto e riprendere ad utilizzare il veicolo solo a sostituzione avvenuta.

Per approfondire: la manutenzione di un’auto a GPL, la guida completa.

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